Con la fine dell’anno si possono tirare un po’ di somme e non è solo un modo di dire. Ho finito di segnare le ultime spese in prima nota cassa banca (e non lo si può fare finché l’anno non è finito). Ora posso trarre i primi ragionamenti, li voglio fare a voce alta con voi. (fate sempre la prima nota!)

  1. Parliamo prima del rendimento orario dello studio inteso come saturazione dell’agenda.
  2. Le ore totali che teoricamente possiamo lavorare in studio le possiamo stabilire a tavolino, negli scorsi anni (quando lo studio era uno studio associato) per noi erano 30(mie) +30(socio) +10(igienista) alla settimana che per 45 settimane diventano 3150 ore massime possibili, ora che il mio socio ha abbandonato lo studio sono 40(mie) +10(collaboratore) +20(igienista) cioè le stesse ma con un carico di lavoro molto sbilanciato su di me, visto che a queste ore devo aggiungere due pomeriggi settimanali di consulenza ortodontica……
  3. Le ore che realmente abbiamo lavorato danno un’idea del rendimento che ha avuto il nostro studio in rapporto alle ore totali possibili. Risalendo al 2015 , ultimo anno in cui lo studio associato ha lavorato a organico completo sono state 2045 ore con un rendimento del 64,9%  meglio è andato lo scorso anno 2016 quando pur mancando il socio da prima delle vacanze estive sono state lavorate 2075,5 ore con un “rendimento di agenda” del 65,9%, nel 2017 le ore lavorate sono state 1736 0re con un rendimento del 55%. Maggiore sarà il rendimento e più si ottimizza l’uso delle attrezzature, più sono i pazienti e più si alimenta il passaparola, minore è il costo orario, nel mio caso il danno apportato dall’uscita del socio è evidente  in termini numerici, di arresto di crescita, di calo di prospettiva di guadagno, di danno di immagine per lo studio e di carico di lavoro per il socio rimasto.

Dento consente facilmente l’analisi che ho appena fatto avendo un pannello predisposto:

che permette persino di vedere, in forma grafica, in che percentuale vengono utilizzati i diversi listini oppure di vedere le ore di ogni singolo operatore in assoluto o per listini e di vedere l’andamento delle ore negli anni.

E se volessimo sapere l’incasso lordo per ora? E’ un dato interessante perché ci dice quanto è stato profittevole il nostro studio ed è interessante vedere come cambia negli anni. Prendiamo in considerazione il 2015 (ultimo anno di studio associato completo) l’incasso lordo per ogni ora è stato 167,32 euro, per il 2016 è stato di 160,16 euro, per il 2017 è stato 181,8 euro.

Un aumento di incasso lordo orario che va dai 14 ai 21 euro/ora è un dato inaspettato e significativo, potremmo immaginare che se ci fosse stata la possibilità di avere il rendimento del 2017 con le ore lavorate nel 2015, avremmo avuto un incasso superiore di 29.600 euro nel 2015 oppure con un rendimento orario di 181,8 euro/ora avremmo potuto risparmiare 163 ore nel 2015. Cosa possiamo ricavare da questi dati? che rimanere nei tempi di esecuzione delle prestazioni paga, (un collaboratore più efficiente?) pianificare bene l’agenda e i piani di lavoro ha più importanza di quello che sembra e con Dento possiamo verificare un altro dato: abbiamo per caso variato la tipologia dei nostri interventi? sono variate le percentuali degli studi di settore? nel mio caso non in modo significativo se non un aumento dei casi di ortodonzia.

Vi lascio a queste riflessioni e buon anno

Dott. Germano Usoni

P.S. nei prossimi giorni, complici le vacanze, potrei riuscire a fare un’ analisi su come variano e come incidono i costi orari sui tariffari e come usare correttamente Dento per aggiornare i tariffari.