Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio: Il migliore gestionale per l'odontoiatra

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Scorciatoia in agenda

L’articolo di oggi serve a far conoscere una scorciatoia in agenda che non è ancora riportata sull’help in linea e funziona per chi ha scaricato l’ultima versione, la 6.9.8Scorciatoia in agenda 1 - gestionale dentista

Premendo option + command mentre si clicca su di un appuntamento in agenda, si passa immediatamente alla scheda di lavoro senza che si apra la finestra dell’appuntamento.

Ho voluto fare questo piccolo articolo perché recentemente, invitato come relatore al Colloquium dentale a Brescia, ho potuto vedere come è integrato il lavoro tra agenda e schede cliniche di uno dei più diffusi gestionali, lontano anni luce dalla semplicità di DentO. Il numero di passaggi per dare un appuntamento faceva passare la voglia di usare l’agenda elettronica.

Sono sempre stato un sostenitore dell’agenda elettronica, in particolare quella di Dento consente di mettere appunti negli appuntamenti, mandare sms, spostare, duplicare e allungare gli appuntamenti con scorciatoie di tastiera (tutte riportate nell’help presente in ogni schermata). Dento consente di sapere quante ore dell’anno abbiamo usato per ogni singolo tariffario o convenzione che abbiamo in studio, senza agenda elettronica non possiamo sapere il nostro costo orario. Per ovviare a uno dei limiti della mia agenda, la velocità in rete wireless, per ora solo dalla scheda ortodontica, si può passare dal paziente attuale al successivo senza passare dall’agenda:

Scorciatoia in agenda 2 - gestionale dentista

Basta cliccare su un nominativo nella lista sul lato destro e il passaggio diventa istantaneo, è una modifica nata sulla versione per iPad che ora è disponibile anche sul Mac.

Come ho spesso ripetuto, DentO nasce per il mio studio e viene regalato ai colleghi. Ho pensato ai piccoli studi poco informatizzati, con budget limitato che, se volessero, anche solo con l’iPad potrebbero informatizzarsi col solo costo dell’iPad. Nonostante questo, DentO non è stato pensato con limiti, potrebbe gestire anche studi molto grandi.


							
	

Dento 6.9.8 è scaricabile dal sito

Dento 6.9.8 è scaricabile dal sito, ci sono numerose piccole funzioni e qualche correzione di errori.

Consiglio sempre di aggiornare all’ultima versione possibile.

L’elenco di alcune funzioni è sul post precedente “piccole evoluzioni di Dento”.

Segnalatemi i problemi che trovate.

Buone vacanze Germano Usoni

Statistiche in Dento

Il 2021 è terminato e possiamo provare a fare alcune considerazioni con le statistiche in Dento.

Prima possiamo confrontare le ore lavorate negli ultimi 3 anni:

2019:  2332 ore e 15 minuti

2020:  1762 ore

2021:  2129 ore e 45 minuti

Il 2019 è stato l’ultimo anno “normale” poi abbiamo il 2020 l’anno del blocco per Covid e il 2021 che non è considerabile normale ma denota una ripresa sostenuta anche da quella parte di lavoro che non abbiamo potuto svolgere nell’anno precedente.

Poi possiamo confrontare i fatturati  degli ultimi 3 anni:

2019:  495.889,10 Euro

2020:  374.113,27 Euro

2021:  458.258,28 Euro

Il calo nel 2020 rispetto al 2019 è stato del 24,6% (calo dell’utile 34%) mentre il calo nel 2021 rispetto al 2019 è stato del 7,6%. Il calo percentuale tra 2019 e 2021, può essere considerato accettabile.

Può essere interessante vedere quanto incassa in media un’ora di lavoro dello studio:

2019:  212,6 euro/ora

2020:  212,3 euro/ora

2021:  215,1 euro/ora

Questo dato, abbastanza uniforme, è indice di come abbiamo strutturato il tariffario, del rapporto tra costi fissi e variabili e compensi.

L’incasso orario non deve essere confuso con l’Ebit, cioè l’utile prima della tassazione.

Quanto rimane prima della tassazione di questi importi?

2019:  61,12 euro/ora

2020:  71,34 euro/ora

2021:  95,88 euro/ora         (tassazione 43%)

Per ricavare questi dati sono andato in prima nota cassa/banca e ho diviso l’utile fiscale per le ore lavorate. Questi importi sono espressione della nostra capacità di gestione dello studio, dell’attenzione al rapporto investimenti/incassi. 

Nel caso dell’ultimo anno però non è così, il dato così difforme è dovuto al credito d’imposta per l’anno 2021 dovuto al calo di fatturato, attenzione però che il rimbalzo verso l’alto lo pagheremo il prossimo alto con tasse altissime!!

Spero di aver stimolato qualche ragionamento, di aver spinto qualche collega all’uso dell’agenda elettronica, all’uso della prima nota cassa/banca e a confrontare i dati con quelli proposti che sono quelli di uno studio medio piccolo in Milano.

Sono graditi commenti e correzioni

Buon Anno Germano

FASI e fine della libera professione

Scrivo questa lettera per informare i miei Pazienti convenzionati FASI che, dopo l’imposizione di un nuovo listino capestro, mio malgrado, sono costretto ad abbandonare la convenzione diretta al termine del 2021.

Riporto qui il testo di una e-mail intercorsa tra il FASI e me:

Mi scrive il FASI:

in relazione a quanto comunicato, riteniamo opportuno specificare che le nostre proposte economiche risultano corrette poiché tengono in considerazione della complessità delle procedure, delle tempistiche delle singole sedute e hanno particolare attenzione ai costi di mercato studiando gli importi privati dichiarati dai professionisti, indipendentemente se convenzionati o meno con IWS.

Rispondo al FASI:

Buona sera

In qualità di esperto di gestione odontoiatrica, vi voglio dimostrare, conti alla mano, come le vostre proposte economiche siano assolutamente improprie e dimostrino la vostra non conoscenza della realtà del settore odontoiatrico.

Iniziamo dalle tempistiche, nella vostra proposta non differenziate la complessità delle otturazioni e questo è un primo grosso errore, se ho una piccola otturazione occlusale o una grande otturazione a tre pareti, il tempo impiegato per eseguirla è MOLTO differente, da un minimo di 30 minuti a sicuramente un’ora o più.

Passiamo al costo orario, che voi, come molti miei colleghi, ignorate. In uno studio con attrezzature congrue ed aggiornate, nel nord italia, con personale in proporzione ai professionisti e alla dimensione dello studio, i costi orari fissi possono variare dai 60 ai 90 euro/ora.

Il vostro compenso attuale (nel il mio studio) per una otturazione è 172,80 euro con un utile che è di 71,93 euro (prima delle tasse e prima del pagamento dell’operatore). Visto che le tasse le pago, l’utile che rimane è circa 40,00 euro per un’ora di lavoro che comporta competenza, manualità e la garanzia in caso di rifacimento. Stiamo parlando di prezzi per Milano fascia circonvallazione interna, che potrebbero essere magari alti per un piccolo studio in un piccolo centro e visto che non differenziate più le tariffe geograficamente indica ulteriormente che le vostre proposte non sono corrette e che non siete competenti.

Passando alla vostra proposta di compenso di 86,00 euro (riduzione del 49,7% rispetto al listino attuale), se continuassi a fare la prestazione in un’ora e a regola d’arte, genererei un utile negativo di 45,00 euro, cioè UNA PERDITA DI 45 EURO.

Perciò rimangono due strade possibili allo studio dentistico: eseguire la prestazione in 30 minuti SENZA GUARDARE COME viene eseguita e senza generare utile, oppure rinunciare alla convenzione.

Il FASI è sempre stata la convenzione dei dirigenti, non so come la prenderanno i vostri assistiti che non mi pare siano di un ceto sociale basso, accetteranno di andare in strutture che non perseguono la qualità? Avete per caso abbassato il loro premio assicurativo? (non credo).

Non siamo noi dentisti che dobbiamo sanare i vostri problemi di gestione economica, abbiamo giài nostri.

Cordiali saluti e buona fortuna Dott. Germano Usoni

Resta inteso che continueremo a compilare per i nostri Pazienti FASI le richieste di rimborso e forniremo tutto l’aiuto possibile, mantenendo la qualità e l’attenzione prestata per Voi fino ad ora.

Il Vostro studio dentistico

Piccola considerazione per i colleghi, FASI era rimasta l’unica convenzione che permetteva al libero professionista di avere un margine di utile e al Paziente di ottenere un lavoro di qualità elevata. Con questo giro di vite, evidentemente fatto per risolvere loro problemi economici, tolgono agli studi che perseguono la qualità del lavoro la possibilità di rimanere convenzionati. Per noi professionisti è sufficiente uscire dalla convenzione, ma per i Pazienti? Sono stati avvisati di cosa avranno in cambio dei loro soldi da qui in avanti? Capiranno che il terzo pagante è una entità che si interpone tra professionista e Paziente solo per fini di lucro? Che alle assicurazioni non interessa nulla della qualità che ottiene il Paziente? Le convenzioni dovrebbero assolutamente essere solo indirette, io faccio il lavoro e tu rimborsi con il paziente libero di scegliere il professionista che vuole. Purtroppo il potere economico/politico delle assicurazioni è tale da rendere utopistico un cambiamento…

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