Ogni circa 18 mesi esce una nuova release di FileMakerPro, ho iniziato nel 1996 con la versione 2.1 e siamo ora alla 16.

Chi usa Dento in rete e necessita delle licenze, non è mai contento degli aggiornamenti perché portando nuove funzioni prima o poi saranno costretti ad aggiornare la versione e qualche volta a cambiare anche le macchine.

Dicendo questo mi viene in mente di un utente che pur di risparmiare, all’uscita di una nuova versione che obbligava all’aggiornamento perché cambiava il formato dei file da fmp11 a fmp12, si ostinò a cercare licenze usate di FileMaker12 pur essendo ormai arrivati alla 14. Di fatto quel risparmio di qualche centinaio di euro lo condannò all’obsolescenza informatica, impedendogli di accedere per esempio a tutte le funzioni per l’invio delle fatture del 730 al MEF o a tutte le funzioni di analisi sui costi orari e sulla congruità del tariffario che sono seguite.

Anche io ora sarò costretto a pensionare un iMac 24 pollici bianco, perfettamente funzionante, perché non accetta versioni di FileMakerPro oltre alla 13 e la versione 13 non funziona con il server 16. Non possiamo fermare l’evoluzione, anche se a volte sembra obsolescenza pilotata, i milioni di righe di codice che compongono un programma, magari scritte 20 anni prima, a volte sono un peso che grava sull’evoluzione e bisogna fare pulizia.

La versione 16 di FileMaker è una grande versione, portando con se novità ed evoluzioni di grossa portata sarà una di quelle versioni che porterà sconvolgimenti in Dento, per questo la versione che potete scaricare ora (6.6.1) resterà un punto di arrivo per chi non accetterà di seguire l’evoluzione di FileMaker e non vorrà investire in informatica.

La versione che sto sviluppando da qualche mese obbligherà all’uso di una versione 16 o superiore, e creerà qualche problema anche nell’importazione dei dati da vecchie versioni, purtroppo in Dento ci sono sistemi che sono stati scritti tanti anni fa, vanno rivisti e vanno usate le nuove funzioni.

FileMaker 16 consente e cerca di spingere l’uso del programma in cloud, la tendenza di tutte le grandi ditte di informatica è questa e Apple con iCloud è una dei precursori, non prometto una versione cloud di Dento ma vedremo di usare tutto quello di buono che sembra portare questa versione.

Germano Usoni