Riprendo un commento di Paolo Lesca/Remo Stoppato trasformandolo in un post sull’inizio dell’anno. Ospito volentieri l’amico Paolo alias Remo,  vorrei farlo più spesso…….

Dal denaro al tempo, il cambio di un’epoca.

Affaccendati tra mille incombenze, storditi da mezzi di comunicazione nati con lo scopo di cancellare i neuroni, schiavizzati da sistemi di finta connessione sociale, abbiamo creato i nuovi “schiavi” del nuovo millennio.

Una generazione che passa il suo tempo a messaggiare, a ciattare (scritto così è voluto), a ruzzlare o simili attività, investono gran parte del proprio tempo in quella che è la richiesta del burattinaio: NON PENSATE!

Per le altre generazioni si sono inventati altri obblighi travestiti da scelta, che sia il finto sport ormai dopato all’eccesso, o la ricerca di giocattoli costosi, o le vecchie tradizioni di sostanze chimiche o pratiche sessuali, l’obiettivo rimane sempre quello: NON PENSATE!

Pochi ormai investono la propria quotidianità su qualcosa di “produttivo” avendo ormai NOI delocalizzato tale attività umana in altri continenti e ad altri schiavi del nostro tempo in miniere buie a ricordare situazioni alla H.G.Wells ed alla sua “Time machine”.

E’ il TEMPO la risorsa che sostituirà il denaro (sta già avvenendo) e nello studio dentistico lo sappiamo bene: l’intuizione usoniana è azzeccata e l’orologio è il nostro riferimento e la professione va rivista e riformattata alla luce di questo principio.

Il costo della prestazione va RIVISTA totalmente alla luce di ciò: “quanto costa un provvisorio fatto in bocca” è concetto che non esiste….. il concetto è “chi lo fa QUANTA esperienza ha, ovvero quanto tempo ha accumulato della sua vita per saperlo fare”, e “quanto tempo investe l’operatore su quella bocca per realizzarlo?”

Vanno creati dei criteri per valutare l’esperienza (punti expert) da usare nel calcolo finale della prestazione che vanno ad essere contabilizzati con il tempo materiale per realizzare l’operazione: a ciò vanno aggiunti i costi vivi di materiale, semplici valori aggiunti da dare al paziente così COME li paghiamo noi.

La gente investirà sempre di più su quegli operatori che faranno BENE le cose nel tempo minore ovvero facendo sacrificare MENO TEMPO allo “schiavo” che occuperà la nostra poltrona, oppure dovremo avere pazienti NON SCHIAVI che avranno il TEMPO da dedicare alla propria bocca.

I nostri programmatori di software COME li paghiamo? E allora? L’informatica ha cambiato il mondo ed è fatta sì da hardware, ma quello guarda caso vale sempre meno….ma è la capacità di saper FARE software che ha costi differenti ed è legata al TEMPO del programmatore ed alla sua esperienza.

Buon anno, sarà un anno EPOCALE, siamo solo agli INIZI di un cambiamento INCREDIBILE come quando si passò dal cavallo alla macchina a vapore, credeteci.

Stay hungry.

Remo Stoppato