Quante volte si sente parlare di etica. Spesso leggendo articoli sui quotidiani sembra che chi vien meno all’etica sia sempre un medico od un operatore sanitario. Siamo continuamente controllati ed additati per comportamenti non etici, ma l’etica non è una nostra prerogativa, riguarda tutti. La prima etica da seguire è quella personale, se c’è quella, automaticamente si segue un comportamento etico nella professione e nella vita in genere. Chi ha modo di occuparsi di informazione, a mio parere deve avere un forte senso etico, ha la responsabilità di influenzare il comportamento delle persone. Riporto un articolo della rivista Starbene:

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chi scrive su una rivista, soprattutto se parla di salute, sa che con un articolo si influenza il giudizio delle persone. Se una notizia compare su di un giornale,  la notizia viene avvalorata dalla pubblicazione, perciò deve essere eticamente corretta. Leggendo alcune frasi di questo articolo, in un momento nel quale l’equazione dentista = shampista è sempre più avvertita, non si fa del bene alla categoria. Se si scrive: “L’odontoiatra tradizionale si limita, troppo spesso, a interventi di tipo riparativo. In caso di carie certi dentisti passano subito all’otturazione senza domandarsi cosa si può fare per prevenirle e perché si manifestano spesso”. In caso di carie, cari scriventi, si ottura per forza, la prevenzione, come dice la parola, la si fa prima, i dentisti la insegnano sempre, e scrivere: certi dentisti scredita tutta la categoria visto che non identifica un colpevole. Dato che chi scrive in quell’articolo si avvale del titolo di Professore, un ripassino sulla deontologia non sarebbe fuori luogo. Ma ecco che poi si passa alla premessa per la vendita del rimedio favoloso per la carie, la calvizie, i calli ed il fuoco di Sant’Antonio: identificare un preciso identikit delle proprie caratteristiche psicofisiche:

Sei Carbonica?  Sei Sulfurica?  Sei Fosforica?  Sei Fluorica?

Vi lascio alla lettura dell’articolo, nel mentre io vado a grattare dei gusci d’ostrica per preparare delle pastiglie per il primo paziente che domani mi chiederà un parere sulla prevenzione con Calcarea Carbonica, non vorrei essere impreparato.

Che mondo