Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio: Il migliore gestionale per l'odontoiatra

iPad e iPaddizzazione

Gli ultimi lavori che con Sandro Bramati ho svolto su Dento hanno riguardato l’ottimizzazione su iPad, potremmo dire la sua progressiva iPaddizzazione.

Per ora il processo ha interessato il Menu, le Preferenze, i Memo, l’anagrafica e la scheda ortodontica, ė un lavoro molto lungo che riguarda circa 280 schermate e la revisione di numerose procedure per arrivare alla fine ad avere quello che sarà Dento7.

È interessante notare come lavorare su iPad, con i limiti e gli obblighi legati al sistema operativo iOS ci abbia obbligato a modificare in maniera netta l’interfaccia. In particolare si è cercato di accorpare più schermate in una, cercando di migliorare l’uso sul tablet senza compromettere l’uso su Mac e PC. Non è stato un cambiamento immediatamente percepito come un miglioramento, Marzia e Samantha, le mie assistenti(e più feroci critiche), si sono subito lamentate di alcuni aspetti che abbiamo dovuto “limare” ma, dopo lo smarrimento iniziale, sono risultati evidenti i vantaggi che il processo sta portando.

FileMakerPro nella versione 15, ma soprattutto con la 16, ha permesso, grazie a nuovi e potenti strumenti, di rendere più semplici le ricerche e di accedere facilmente ai grafici, (mentre i grafici non sono accessibili dal runtime che scaricate da questo blog, lo sono da FileMakerGo su iPad che, non dimentichiamolo, è gratis e dalle licenze FileMakerPro che sono a pagamento ) grazie al lavoro di riscrittura (iPaddizzazione) posso fare su iPad, da qualsiasi posto mi trovi, le cose che faccio a casa davanti al computer.

Dott.Germano Usoni

4 commenti

  1. ric@madebycosa.com

    Ciao, Germa
    complimenti per l’iPadizzazione: in alcune situazioni può davvero dare un grosso aiuto.
    Un solo appunto: le licenze Go sono gratuite solo in monoutenza, ma uno studio, anche se dovesse impiegare una sola postazione, dovrebbe evitare un dispiegamento di questo tipo su Go, per ovvi motivi di sicurezza.
    Le licenze Go utilizzate in rete, invece, non sono gratuite (richiedono una connessione o una licenza team).

    • Germano Usoni

      Ciao Riccardo
      Se devo essere sincero non pensavo fosse così impegnativo portare il programma su iPad, la schermata più piccola, la logica di interfaccia diversa, gli script da verificare uno ad uno….. il lavoro che aumenta, il tempo che diminuisce, ma chi me l’ha fatto fare!
      Non ho ancora fatto considerazioni sulla sicurezza, che problemi potrebbero esserci?
      I costi sono legati al numero di accessi giusto? Sarebbe anche interessante che tu ci illuminassi sulle possibilità di uso in cloud del nuovo FMP16, se vuoi fare qualche considerazione te la pubblicherei volentieri.
      Per i lettori specifico che Riccardo Albieri é uno dei maggiori esperti FileMaker italiani.
      Grazie Germano

  2. ric@madebycosa.com

    Viaggio verso iPad: eh, cambia completamente il paradigma d’uso, quindi tante cose (anche con l’aiuto di popover e card, santi subito) vanno ripensate anche solo in ragione del fatto che il puntatore del mouse è molto più piccolo del più minuscolo dei polpastrelli. Quindi righe più alte, portali più grandi, campi più spaziati.
    Inoltre i dispositivi touch sono tendenzialmente monofinestra mentre Dento è multifinestra.E poi alcune libreria Javascript che supportano il drag and drop su iOS non funzionano correttamente, alcuni calcoli è meglio spostarli lato server ecc.
    In sintesi, tanto lavoro anche se alla fine le soddisfazioni non mancheranno (FileMaker Go è un prodotto sbalorditivo).

    Sulla sicurezza, in realtà se si usa in rete niente di particolarmente diverso da un utilizzo con Pro + Server.
    Se invece qualcuno si volesse avventurare nell’utilizzo di Dento SUL dispositivo, be’… direi che i rischi per la sicurezza sono tanti.

    Sul Cloud il discorso è simile a quello fatto per il Pro + Server, con la differenza che i dati transitano all’esterno della rete locale, quindi per avere un buon livello di sicurezza è meglio utilizzare un certificato SSL per criptare i dati.
    Se si utilizza FileMaker Cloud, questa opzione è obbligatoria, mentre con altri provider spetta all’utente decidere.
    A proposito di FileMaker Cloud, abbiamo migrato qualcuno dei nostri clienti e, malgrado la configurazione sia al di fuori della portata di un utente medio, una volta messo in piedi il sistema è di una solidità strepitosa (del resto usa l’infrastruttura di Amazon, quindi parliamo di Eccellenza). Anche le prestazioni sono ottime.

    • Germano Usoni

      Per un intervento così dettagliato il minimo che posso fare é trasformarlo in un post

      Germano

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.