Abbiamo visto come l’evoluzione dell’odontoiatria, possa portare un giovane odontoiatra a percorrere tutta la sua vita professionale come collaboratore. Questo lo affranca da informatizzare la propria attività?

La nostra è una professione che ha una forte valenza estetica che si esprime col sorriso dei nostri pazienti, sappiamo bene che, un’otturazione o una ricostruzione sono fortemente influenzate dalla bravura, dalla preparazione dell’operatore e dal tempo a disposizione ma, diversamente da un’artigiano o un’artista, le nostre opere, restano chiuse nelle loro bocche, come possiamo documentare il nostro lavoro? Nei nostri studi rivediamo i pazienti anche dopo molti anni e abbiamo la percezione di come abbiamo lavorato rivivendo la soddisfazione del momento in cui abbiamo fatto il manufatto, amplificato dalla durata e dalla soddisfazione del paziente.

Un collega che lavora in una di queste grosse strutture spersonalizzate riuscirà ad essere riconosciuto dal paziente come il professionista che ha eseguito il lavoro? Avrà a sua volta, la possibilità di rivedere e riconoscere dopo anni un proprio lavoro? Come potrà dimostrare e affermare le proprie capacità? I giovani collaboratori odontoiatrici, si troveranno nella necessità di dover documentare le loro capacità sia per soddisfazione personale sia per mostrare la loro perizia quando saranno alla ricerca di nuove opportunità lavorative. Per questa documentazione sarà indispensabile avere un buon corredo fotografico e saperlo usare correttamente, dovranno dotarsi di un computer, un’agenda mobile su cellulare o su tablet per organizzare il tempo ma, secondo me, anche per il collaboratore sarà conveniente registrare le cure eseguite sui pazienti usando un programma di gestione, sia per avere la conferma economica di quanto eseguito (è meglio avere un controllo di ciò che ci spetta) ma anche per non dover “rifare in garanzia” (leggi gratis) un lavoro che invece non è stato eseguito da noi.

Gli odontoiatri oggi, devono avere la capacità di utilizzare le numerose apparecchiature digitali che si trovano nei moderni studi (laser, RVG, TAC Cone Beam, fresatori, impronte digitali, ecc.), una capacità che necessariamente entrerà a far parte delle conoscenze di un moderno odontoiatra, parallelamente dovranno avere le competenze necessarie per non acquistare macchine sbagliate. Evitando le ditte che tendono ad usare, per fini commerciali, linguaggi proprietari o criptazioni che possono limitare la possibilità di trasferire dati clinici ad altri sistemi analoghi di altre marche, oppure non in grado di dialogare con i diversi sistemi operativi.

La professione odontoiatrica, è in continuo divenire ma non necessariamente tutti gli studi finiranno in un centro commerciale o in un negozio, mi auguro che per molti anni gli studi più organizzati e dotati rimarranno baluardo della libera professione, probabilmente diminuiranno gli studi mono professionali, schiacciati da burocrazia e adempimenti via via più penalizzanti, come il recente decreto sulla trasmissione dati per il 730. E’ auspicabile che i giovani trovino una maggiore predisposizione ad associarsi, sfruttando i vantaggi derivanti dalla condivisione di spazi e attrezzature con divisione delle competenze tra colleghi in modo da creare una nuova generazione di studi con assetti adeguati all’odontoiatria di oggi.

Continua……..

Germano Usoni