Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio: Il migliore gestionale per l'odontoiatra

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Nuove idee per la gestione dello studio

Dal corso di Genova sono tornato con idee nuove, grazie alla presenza di Paolo Lesca e degli altri ho rivissuto lo spirito che animava DentistiFMPMac 20 anni fa, pensate che Paolo mi ha persino dato i file del suo gestionale “aperti” per poterne capire le idee che l’hanno generato e capirne la logica che ci hanno messo lui e il suo programmatore, Riccardo Albieri! Un grande regalo!

Bello vedere come possano essere diverse, ma altrettanto valide, le soluzioni per gestire uno studio, come possa essere diversa l’interfaccia e la logica d’uso.

Stefano Zandonella ha proposto una funzione che potrebbe chiamarsi “dove è finito?” per elencare i pazienti che non vediamo da un po’ e richiamarli, io ho pensato che potrebbe essere utile generare un elenco di pazienti che hanno generato referenze, per poterli ordinare per numero di nuovi pazienti portati o per volume in euro di preventivi generati. Tutte funzioni tese a migliorare il “marketing interno” che è sicuramente efficace e soprattutto gratuito!

Pensate che siano funzioni utili? voi che funzioni vorreste? parliamone…

Germano Usoni

Primo corso Dento 2017 Genova

Siamo a 10 giorni dal primo corso DentO in Genova, inizia il conto alla rovescia…..

Per chi è curioso si parlerà di gestione dello studio e degli strumenti che Dento mette a disposizione per il controllo di gestione.

Negli “altri” corsi di gestione vengono consegnati fogli di calcolo che una volta riempiti di dati, magari con l’aiuto del commercialista, danno le indicazioni per il controllo di gestione.

Nel mio corso dimostro come sia possibile analizzare i dati che sono già nel gestionale, perché li abbiamo immessi lavorando giorno per giorno, e da quelli ottenere le risposte che ci servono, senza fatica in ogni momento con un paio di click.

Perché per l’odontoiatria di oggi, così diversa da quella di trent’anni fa, il gestionale deve fare questo, indicarci una direzione, fare previsioni affidabili non solo preventivi e fatture.

Germano Usoni

Eliminare la carta in studio

Mi scrive Paolo Gerardo, utente Dento di vecchia data e tra i più impegnati a suggerire spunti e idee:

ciao Germano.
Con l’utilizzo dell’iPad Pro si possono firmare tutti i documenti che si producono con Dento?Prescrizioni, 92/43, richieste rx. es. prescrizione farmaci?
In trepida attesa dell’ultima versione……
Paolo

Ciao Paolo, per ora su iPad ho previsto solo la firma dell’anamnesi, pian piano potranno arrivare altri moduli ma il punto è un altro, ha senso fare questo solo se poi la firma ha un valore medico legale e questo non è così facile come sembra.

Prendiamo l’esempio dell’anamnesi: facciamo compilare e firmare al paziente l’anamnesi e poi la trasformiamo in PDF che è un documento non modificabile, ok e questo è l’inizio ma non è sufficiente, se il documento non entra in una situazione che impedisca il recupero, cancellazione e sostituzione non può avere validità medico legale. Questa è la parte difficile, economicamente parlando è anche quella che in passato mi aveva fermato per i costi non facilmente sostenibili da un piccolo studio.

Germano

 

E se fosse una valvola cardiaca?

Sui tram e metrò  di Milano campeggia la pubblicità di Doctor Dentist: il primo impianto te lo regaliamo noi!, solo un euro per il primo impianto! Fortuna che non si tratta di ortopedici altrimenti potremmo ipotizzare la prima protesi d’anca te la regaliamo noi se fai anche le ginocchia o il tre per due sulle valvole cardiache…… se andiamo avanti così compreremo i pezzi su Amazon e andremo a farceli montare come qualcuno fa con le gomme.

Ora sarebbe il caso che tutto ciò che è sanitario rimanesse una cosa seria, l’odontoiatra o il medico impiegano anni di studi tra laurea tirocini e specializzazioni per imparare a mettere un impianto e non mi sembra il caso che tutto questo sia svilito in questo modo. Ci tengo anche a ricordare che l’impianto DEVE essere considerato l’ultima spiaggia per la sostituzione di un dente dopo che si è provato a curarlo e le cure sono fallite, non è la soluzione di elezione come alcuni con poca coscienza cercano di far credere.

Quando si sceglie un curante, con il passa parola possibilmente, si dovrebbe valutare l’affidabilità della struttura, la capacità clinica ma anche la garanzia in caso di insuccesso, in altre parole le catene che hanno ora un curante ora un altro, che cambiano ragione sociale ogni due anni o i viaggi in Croazia o altrove per farsi “curare”(?) a poco prezzo dovrebbero essere bandite dall’intelligenza del paziente o, almeno, che sia impedita la pubblicità sanitaria per pura decenza.

Germano

Il seguito di professione rubata….

Trasmissione televisiva serale sulla RAI, spot pubblicitario di una delle tante catene dentali.

Bel sito, ben studiato, signorina che muove gli occhi per seguire il “gobbo” del testo dove professa un’indiscussa professionalità, servizi completi, cliniche bellissime, cerca cerca in tutte le sezioni del sito e, accidenti, c’e solo la sezione impianti come sezione clinica, vuoi vedere che è il loro “core business”? Impianti a 399 euro, cavolo io uno Straumann lo pago già 300 euro che impianti saranno? e le altre cure dentali? solo impianti? Siamo ridotti alla stregua degli “Artigiani della qualità” ma accidenti, non devo comprare un divano e se la prima visita più valutazione specialistica è “Tutto senza alcun costo” quanto sarà specialista questo collega che svende la sua professionalità? Sarà almeno un collega?

Per capire se un divano è in truciolare basta alzare il rivestimento e per le cure dentali?

Germano

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