Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio: Il migliore gestionale per l'odontoiatra

Strumenti informatici specializzati

Il 9 febbraio l’amico Paolo Bortolini mi invia l’invito al suo corso che tiene a Roma.

Visto la lontananza e che sarebbe la quarta volta che partecipo (a quello breve) declino l’invito ma colgo l’occasione per commentare una sua frase:

“Creare e gestire un sistema amministrativo efficace non richiede grossi sforzi, e nemmeno tanto tempo, purché si abbiano chiarissime spiegazioni e strumenti informatici specializzati, i “gestionali” infatti sono insufficienti.”

Dipende da cosa vuoi far fare ai gestionali, sicuramente la maggior parte è insufficiente, non credo il mio. Un database è almeno pari se non superiore ad Excel nel ricavare quello che fanno i file di Paolo.

Nel tariffario di Dento6 sono riportati (e personalizzabili per ogni prestazione) i minuti di esecuzione ed i relativi costi fissi e variabili, in qualsiasi momento posso calcolare i rendimenti della singola prestazione, del piano di cure, del giorno o di qualsiasi periodo, anche rendimenti di tariffari diversi, nel corso dell’anno o di qualsiasi periodo scelto, il tempo lavorato nell’anno complessivo, per collaboratore, per tariffario o combinati tra loro.

Il bello è che i dati sono già lì nel programma e non inseriti per fare la statistica, basta estrarli.

Se Paolo volesse, potremmo usare Dento come software per i suoi corsi, stimo Paolo e sono convinto che un suo corso supportato da un gestionale (che fa ciò che lui chiede e funziona sia su Mac che Windows) sarebbe imbattibile……pensaci.

Germano

PS: se ti ricordi, da una chiacchierata ad un tuo corso dicesti che un buon gestionale dovrebbe saper predire l’andamento dello studio, diciamo che ci siamo vicini.

6 commenti

  1. Paolo Bortolini

    In quel testo, almeno tale era la mia intenzione, intendevo sostenere ciò che in altre presentazioni dei miei corsi ho ampiamente illustrato: il “mio” sistema, ma in generale qualsiasi sistema di amministrazione di uno studio, è assolutamente specializzato. Cioè non c’entra niente con il gestionale, che rimane in funzione come se niente fosse. Io sostengo da parecchio tempo che la “filiera amministrativa” comprende (almeno) tre sistemi: il gestionale, il sistema amministrativo interno (quello che sopra ho definito “mio”), il commercialista. Devono coesistere tutti, e ognuno ha funzioni diverse. Questo intendevo con “insufficienti”, parlando dei gestionali.

    • Germano Usoni

      Credo con Dento di aver sconfinato nel “tuo” campo. Secondo me è un vantaggio poter estrarre i risultati in qualsiasi momento attingendoli da dati che “entrano” automaticamente nel gestionale.
      Quando volessi approfondire io sono a disposizione.

      Germano

      • Paolo Bortolini

        Nessun sconfinamento, è giusto avere obbiettivi di sviluppo sempre più avanzati per un programma. Io sostengo che è necessario avere il gestionale (che è insostituibile e fa già tanto) e un sistema specifico per l’amministrazione. Fra i motivi per cui questa mia tesi si può sostenere, uno è che solo così hai un doppio controllo sulla correttezza dei dati, quindi indirettamente su quanto accade in studio. Pensa ai non pochi casi dove, se qualcuno in studio ha la mano lunga e accesso al gestionale, può manipolarlo per nascondere le sue malefatte. Se hai un controllo “a valle”, e in mano tua (se uno non mette naso e mani nei suoi programmi, e li capisce, puoi avere tutto il software che vuoi ma i problemi li hai lo stesso), qualche inevitabile discrepanza fra dati ti metterebbe di sicuro sul chi vive. Stesso discorso si può fare sui possibili errori del commercialista o dei suoi dipendenti. Uno è capitato a un mio cliente. Mi chiama a due giorni dalla consegna di Unico, il commercialista gli dice, adesso, che non è congruo per 45000, panico. Se non avesse usato uno dei miei software, che calcola precisamente studio di settore e Unico, gestendone tutti i dettagli, che gli diceva e da tempo che era invece tutto a posto, gli toccava quasi certamente accettare il verdetto del commercialista, perché non aveva altri riscontri e perché pressato dall’urgenza. Mi manda lo studio di settore fatto dal commercialista, mi accorgo subito di un errore, banale, penso dovuto a fretta: una spunta su una casella sbagliata che lo mandava in un cluster del tutto diverso, non dunque un errore di conteggio. Segnalo la cosa e tutto va a posto. Se non aveva un controllo interno, poteva non accorgersene, e il gestionale (almeno quelli dei clienti con cui lavoro regolarmente via Internet) non glielo diceva, perché non ha funzioni così specialistiche (in questo caso il calcolo del cluster, giusto, di GERICO). Si è trattato, nei confronti del commercialista, di un controllo “a monte”, utilissimo.

        • Germano Usoni

          Ammetto di non essermi spinto così a fondo nell’ambito commercialista fino ad aver fatto un reverse engineering di GERICO (ma mi piacerebbe), sento il problema degli accessi protetti al gestionale tanto da avere livelli di accesso differenti e la registrazione di TUTTI i comandi eseguiti nel programma (molte migliaia in un anno).
          Credo che tu abbia spinto i tuoi software nel loro ambito tanto quanto l’ho fatto io con Dento nel mio.
          Tra un po’ ci riprovo a tornare alla carica!

          Germano

          • Paolo Bortolini

            Si, è ora che fai il mio corso pratico! Così ti prendi il software Excel

  2. Germano Usoni

    Anche perché quelli di Milano………………

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