Dopo una lunga gestazione di oltre un anno, finalmente è partito il network Dentist4 che mi vede tra i soci fondatori.
Spiego cosa è Dentist4 utilizzando la mail di un caro amico dentista col quale ho collaborato come ortodontista per anni:
Il giorno 01/mag/2013, alle ore 19:58, ……………dentista@libero.it ha scritto:
Ciao Germano, scusami ma non riesco a capire l’utilità, di una nuova
associazione, non riesco a capire per primo i vantaggi che potrebbe portare e
poi non riesco a capire in cosa si differenzia da altre simili, vedi O.P.I del
collega Cerbone, in questo periodo stanno nascendo come funghi, come dice anche
il collega Zeno Pagliai, vorrei se possibile, maggiori chiarimenti, sai che ti
stimo come professionista e quindi ho fiducia in te, ma questa proprio non mi è
chiara.
Ciao Paolo, una buona lettura potrebbe essere questa:
http://www.dentistamanager.it/il-nostro-vantaggio-competitivo-un-minimo-garantito-di-qualita/
ma cerco di spiegare con qualcosa di mio:
due anni fa ho seguito un corso di gestione dentale col Dott. Gabriele Vassura, l’ennesimo corso di gestione visto che per il mio programma devo rimanere aggiornato.
Lì ho sentito parlare per la prima volta Alessio Bosco di disciplinari scientifici e procedure di lavoro approvate dalle nostre società scentifiche.
In parte di queste cose io parlavo già sul mio sito dentotime.it
Alessio Bosco, Max (fratello di Gabriele) Vassura, Massimiliano Lombardo li conoscevo già come frequentatori di DentistiFmpMac lista della quale sono moderatore,
per questo è stato facile agganciarli per sentire di cosa parlavano.
Il gruppo comprende Attilio Venerucci (un endodontista prof a contratto a Genova) Vittorio Ariani, Massimo Scambiato e, all’inizio Paolo Lesca ex presidente AIO del Biellese.
Dapprima abbiamo provato ad agganciarci a SlowFood come Slow Tooth ma non abbiamo trovato l’accordo ed abbiamo perso mesi su questo, poi Paolo Lesca ha avuto l’idea di DentistForYou/DentistForUs (Dentist4YOU, Dentist4US), a Dicembre ci siamo registrati dal notaio, un anno dopo OPI del quale nemmeno sapevamo l’esistenza.
Nel frattempo abbiamo (purtroppo) perso Paolo Lesca in odore di trasferimento all’estero e siamo partiti con il sito web.
Dopo la breve storia cerco di rispondere perché siamo nati noi e la differenza da OPI, ANDI (che ha proposto un network) ed altri:
nella sezione ForYou del sito ( www.dentist4.it ) spieghiamo ai Pazienti cosa dovrebbero attendersi secondo noi da un dentista e diamo loro dei punti da controllare e la possibilità di dichiarare se sono stati seguiti o meno.
Nella pagina dell’OPI non si fa nessun accenno a uno standard procedurale da rispettare, cioè certificano da sè la propria qualità per di più pagando una quota d’iscrizione.
Noi non sindachiamo sulla bravura di un dentista ma non transigiamo sul rispetto dei disciplinari, poi anche tra noi ci potrà essere quello non eccelso ed il bravissimo.
Informare i pazienti, dare loro punti da valutare per non ridurli a scegliere solo sul prezzo è il nostro scopo, non escludiamo in futuro una funzione “dentist advisor” ma non “dubitabile” come quelle autoreferenziali di altri.
Agli iscritti per ora diamo l’accesso completo alle pubblicazioni scientifiche odontoiatriche EBSCO, visibilità sul sito, possibilità di linkare i propri siti per aumentare l’indicizzazione o di farne di nuovi a prezzi popolari (anche se di buona qualità), in futuro una targa da esporre, modulistica comune per i consensi informati e molto altro, non mancano le idee.
Per un piccolo studio, fare pubblicità costa, questo è un metodo, ora i pazienti iniziano arrivare anche dal web, tu conosci bene Linnea Passaler che cura il posizionamento internet dello studio del papà, non a caso ADEC è sempre in prima pagina nelle ricerche su Milano e, Luciano (Passaler) mi assicura che molti dei suoi pazienti arrivano da li.
Bisogna tenersi in movimento, in questi tempi di crisi, con convenzioni anche dirette a ditte, internet ed informazione svolta anche in studio sono riuscito ad incrementare i pazienti (164 nuovi nel 2011, 135 nel 2012) ed il fatturato e, purtroppo, solo a mantenere (non aumentare) l’utile.
Se vuoi approfondire altri aspetti sono a completa disposizione
Ciao Germano
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