Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio: Il migliore gestionale per l'odontoiatra

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Funzioni fresche di giornata

La nuova schermata ad elenco ha ispirato due funzioni nuove,
fresche di giornata!


La prima funzione mi era stata richiesta tempo fa da un partecipante al corso ed era la possibilità di ordinare le prestazioni della scheda dentale in base alla sequenza nella quale vorremo eseguirle, in modo da seguire un filo logico e contemporaneamente lasciare una indicazione ad eventuali altri collaboratori sulla prossima prestazione da fare (a fianco in verde le operazioni eseguite).

Per questa funzione, Sandro Bramati si è espresso in una finezza di programmazione:
il programma assegna un numero progressivo ad ogni prestazione, noi, tramite una lista a tendina possiamo di cambiare il numero progressivo ed automaticamente le altre prestazioni si riordinano in sequenza!   ————————————————————->


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Dento mostra in un portale tutti gli appuntamenti di un paziente, in caso di pazienti da lunga data gli appuntamenti elencati possono essere moltissimi, per conoscere SOLO gli appuntamenti di quel piano di cure, sarà sufficiente cliccare sul pulsante “inizio terapia”. In questo modo sapremo esattamente il tempo impiegato per portarlo a termine.


Difficilmente una classica software house ha questa velocità di reazione alle richieste di un dentista!


Germano

Ordini di servizio

In passato ho parlato del manuale dello studio dentistico che Dento consente di creare.

Da Menu > Manuale studio si accede ad una raccolta di oltre 100 pagine completamente modificabili utili per le più svariate situazioni dello studio:

Un esempio può essere un ordine di servizio per le disposizioni di “entrata nello studio” come qui a fianco.
Oppure si può descrivere dettagliatamente la procedura di sterilizzazione o ad esempio il piano di evacuazione dello studio, la frequenza di pulizia dei filtri o qualsiasi cosa noi volessimo codificare.

Inserire tutto nel manuale in Dento consente di ritrovare tutta la documentazione in un attimo con la possibilità di stampare tutto per far prendere visione al personale.

Una organizzazione di questo tipo è utile nel caso di assunzione di nuovo personale per una rapida istruzione.

Costruite il manuale del vostro studio.

La correttezza dei dati

L’anagrafica in Dento è un file evoluto che permette controlli e funzioni senza l’intervento dell’utente, il programma  guida chi inserisce i dati per impedire errori grossolani.


La correttezza dei dati è fondamentale in un database, alcuni grossi errori possono essere dovuti ad errori di battitura, ad abbreviazioni nei nomi delle vie, alla dimenticanza di secondi nomi o all’uso di diminutivi.

Per ovviare in parte a questo, in Dento si usa un controllo di univocità del Paziente basato sul codice fiscale.

All’interno di Dento abbiamo un database con oltre 82.000 indirizzi italiani con i relativi CAP e dati identificativi per il codice fiscale, una tale mole di dati è difficile da tenere aggiornata (pensate alla creazione di nuove vie o a nuove province) per questo è possibile aggiungerne di mancanti o modificarne di esistenti da parte dell’utente.

I dati contenuti oggi sono quelli forniti dal ministero delle Poste nel 2007.

Il controllo di correttezza dati sull’indirizzo (nome del comune e nelle città nome del comune e nome della via) fa si che avendo inserito dati corretti compaia il CAP e la provincia, in mancanza di questo avremo o sbagliato a scrivere (errori ortografici: via al posto di viale oppure piazza al posto di largo o piazzale) o siamo nella situazione di via nuova o di cambio di provincia.
In caso di via nuova, richiamando l’archivio indirizzi potremo aggiungerla, in caso di cambio di provincia modificheremo nell’archivio indirizzi la provincia di appartenenza.

In oltre dieci anni d’uso di questo sistema, posso dire di aver dovuto modificare i dati quasi solo per gli stranieri e per le province che sono variate intorno a Milano (Lecco, Lodi e Monza Brianza) ed aggiungere dati solo per una nuova via creata nel comune di Milano.

La flessibilità del sistema consente comunque di lavorare eludendo i controlli ma questo modo di operare restituisce negli anni un archivio di dati corretti di notevole valore.

Cliccando su “Nuovo” dalla schermata pazienti si accede a questo formato inserimento.L’inserimento è stato scomposto in due formati in modo di consentire il controllo del codice fiscale per l’univocità del paziente inserito.



1) studio: il programma immette i dati dello studio immessi nelle impostazioni (Menu > impostazioni), ma è possibile attribuire il paziente ad altri studi nei quali per esempio si presta collaborazione o dai quali il paziente è mandato.

2) odontoiatra: è quello definito nelle impostazioni del programma (Menu > Impostazioni > preferenze > impostazioni base), naturalmente l’odontoiatra attribuito al paziente si può cambiare.
In caso di studi associati può voler indicare da che socio afferisce il paziente, oppure per studi con specialisti diversi se è un paziente prevalentemente ortodontico, parodontale, ecc.

3) listino: anche in questo caso il programma sceglie quello definito (Menu > Impostazioni > preferenze > impostazioni base) ma si potrà attribuirne uno diverso al paziente (appartenenza a convenzioni, gruppi, amici ecc.)

L’uscita dal formato può avvenire solo col tasto “Annulla” o col tasto “Continua“, Annulla genera, in caso di nuovo inserimento, una show box per l’eliminazione della scheda o rimanda alla schermata di partenza, Continua genera il codice fiscale per il controllo di univocità del paziente.
Una verifica preliminare del codice fiscale per verificare la correttezza dei dati si può fare col pulsante “Calcola codice fiscale“.


In questo formato si inseriscono l’indirizzo ed altre caratteristiche del paziente:



1) C.A.P.: viene generato automaticamente da oltre 82.000 indirizzi italiani con i relativi CAP presenti in Dento, i dati sono facilmente aggiornabili dall’utente, cliccando sul tasto “CAP”

2) Telefoni: la limitazione a tre soli numeri di telefono è apparente, tre telefoni sono sufficienti per reperire il paziente in tutte le occasioni

3) E-Mail: il sempre maggior uso della posta elettronica ci ha fatto ritenere utile un campo di registrazione

4) Professione, eventuali assicurazioni o l’appartenenza a una convenzione permettono di tipizzare con maggior cura il paziente.


5) Assicurazione: in caso di pazienti con rimborsi assicurativi è importante riportare il dato in cartella.


6) Convenzioni: lo studio può attivare tariffe particolari ad esempio ai parenti dei dipendenti ecc.

7) Capofamiglia: il tasto “Capofamiglia”, permette di attribuire lo stato di capofamiglia ad un paziente. Nella sezione correlati è possibile visualizzare i nominativi della famiglia.

8) Referente: è sempre gentile ringraziare chi ci ha inviato il nuovo paziente o utile poter stilare una classifica dei referenti

9) il bottone di spunta a fianco del cellulare consente di attivare il servizio sms per questo paziente, una conferma del numero selezionato compare sotto la scritta “Dati del paziente”.


Il sistema è volutamente molto “guidato”, ma è in grado di restituire dati impostati correttamente.




Un po’ di statistiche

Al termine del corso di gestione con Gabriele Vassura, ho sentito il bisogno di fare alcuni accertamenti statistici.
Il vantaggio di avere una agenda elettronica è tra le altre cose (accesso da tutte le postazioni o da remoto) quello di poterne ricavare dati, ad esempio: quante ore sono state effettivamente lavorate nel 2011? quante per ogni singolo operatore? quante per ogni tipo di tariffario utilizzato?
Perché serve sapere esattamente quante ore abbiamo lavorato?
Sapendo l’importo delle spese totali avremo il COSTO ORARIO, oppure sapendo l’importo degli incassi totali avremo l’ INCASSO LORDO ORARIO.
Avendo attribuito in anagrafica un listino ad ogni paziente, potremo sapere che percentuale del tempo totale abbiamo speso per un determinato listino.
Analogamente dall’incasso annuale avremo la possibilità di saper che percentuale di incasso è generata da un listino, incrociando i due dati avremo una idea del rendimento di una convenzione.

Facciamo un esempio pratico: usiamo, arrotondandoli, i dati che vi mostro nella figura, lo studio ha lavorato 2.000 ore, Unisalute rappresenta il 15% delle ore.
Ho fatturato in totale 300.000 euro di cui 30.000 sono di Unisalute (10% del totale).
Se con 2.000 ore lavorate il ricavo orario è di 150 euro (300.000/2.000) vedremo che il ricavo orario con Unisalute è invece di 100 euro…… è ancora accettabile?
Attenzione che i costi orari per Unisalute sono gli stessi che per i listini non convenzionati!
Quanti sono i costi del mio studio? poniamo 200.000 (utile lordo del 33%) ecco che con 2.000 ore lavorate abbiamo un costo orario di 100 euro! Giusto quanto prendo da Unisalute.
Questo è vero in parte in quanto anche non avendo i pazienti Unisalute le spese fisse sarebbero le stesse, diminuirebbero le variabili. (indispensabile la prima nota per determinare spese fisse e variabili)

Parliamone……..

Marketing Interno

Lo dice Bortolini, lo dice Caprara, lo dice Vassura, lo hanno ripetuto nel bellissimo corso annuale in ANDI Como lo scorso anno, lo fate voi?
Il nostro studio parla di noi, il suo aspetto, la cura che ci mettiamo, come ci presentiamo, aggiungiamoci anche informazioni scritte, verifichiamo che vengano lette dal paziente, consegniamole di persona.
Prevediamo una zona informativa in sala d’attesa con tutti gli stampati per ogni operazione eseguita, da come facciamo una otturazione o una devitalizzazione, a cosa è il laser o la sedazione.
Spieghiamo come dovrebbero essere gli studi dentistici, diamo degli elementi al paziente per poter valutare, io da anni consegno questo ai pazienti DOPO che li ho acquisiti:

E’ presente nella vostra copia di DentO andando su Impostazioni > stampe > “come scegliere il dentista” potete modificarlo a piacere, create il vostro.

 

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