Dento

Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio: Il migliore gestionale per l'odontoiatra

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Corso Dento ultimo avviso

Il corso del 08-04 si terrà presso l’istituto Pavoniano Artigianelli Via Benigno Crespi 30 – 20159 Milano  dalle ore 9,00 alle ore 17,00

Ad oggi gli iscritti sono:1) Andrea Cazzola 2) Alessandro Del Re 3) Andrea Nasi 4,5,6) Claudia Sormani + 2 assistenti 7,8) Simone De Dionigi+1 assistente 9) Alberto Mazzocco 10) Studio FZN 11) Claudio Pasquale 12) Massimo Finizio 13) Paolo Messineo 14,15,16) Marni Rinaldo+2 assistenti 17,18) Alessandro Cisoli +1 assistente) 19,20) Andrea Maragno + assistente.

toccheremo questi argomenti:

• Il controllo differenziato di accesso, significato del log-in, a cosa serve e cosa produce

• I diversi tipi di anagrafica, significato e diversi tipi di fatturazione che si possono generare (cessione cespiti, prestazioni odontoiatriche con o senza ritenuta, regime dei minimi, nota di credito, ecc.)

• Novità cliniche e contabili in scheda dentale: il nuovo fantastico modulo “storico”

• Novità in fatture: le due diverse procedure di esportazione per il 730 pre compilato

• La nuova procedura di cambio intestazione e modifica fattura

• Impariamo a conoscere le statistiche utili per la nostra professione

• Verifichiamo l’utile: per preventivo, dei preventivi accettati,  previsione di utile,  previsione di tempo   operativo

• tutti i “modi” di richiamo: cosa è cambiato in Dento

• Help e mini Help

La quota è di 150 euro, 100 euro per chi ha meno di 30 anni, 50 euro in più per chi porta una segretaria o assistente, gratis per chi in passato ha frequentato un corso (ma paga comunque 50 euro se accompagnato da una segretaria o una assistente).

Per ritardi causa salute, porto l’ultima versione del programma al corso (più evoluta di quella scaricabile dal blog che comprende anche un modulo anamnesi per iPad).

 

Per il pagamento vedere il precedente post.

L’istituto è raggiungibile anche con la MM3 Gialla o metrotramvia 4 (fermata Maciacchini) all’interno non c’è parcheggio mentre all’esterno è a pagamento (in genere i posti sono completi già alle 8,30) in piazza Maciacchini con entrata in viale Marche c’è un ampio parcheggio sotterraneo comunale.

Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio (parte quarta ed ultima)

Abbiamo visto che informatizzare uno studio odontoiatrico è indispensabile. Si deve iniziare dal programma di gestione ed è la scelta più difficile, non è detto che il prodotto più diffuso sia il migliore, anzi. I difetti nei programmi si rilevano sempre dopo l’acquisto, è importante informarsi con i colleghi e fare molte domande perché si rischia di pagar caro un prodotto inadeguato, personalmente ho trovato la soluzione dopo due fallimenti.
Il decreto Bersani ha rivoluzionato la nostra professione, oggi per chi è titolare di studio una parte consistente delle ore di lavoro è manageriale e sulla qualità della dotazione informatica non si deve risparmiare, niente in studio è più prezioso dei nostri dati informatici, se ci rubano le attrezzature troveremo un collega che ci ospita, se ci rubano i dati saremo cechi, incapaci di sapere che prestazioni abbiamo eseguito, quelle da fare, chi ci ha pagato e chi ci deve pagare.
Ora è possibile fare pubblicità sanitaria ma che tipo di pubblicità possiamo fare? Abbiamo i mezzi economici e siamo preparati per farlo? La forza di uno studio è nei propri dati anagrafici, è sulla popolazione del nostro studio che possiamo attivare iniziative di promozione per fidelizzare i pazienti e favorire il passaparola a costo relativamente basso. La prima azione indispensabile, è quella classica del richiamo periodico. Deve essere attivata da tutti gli studi, si può fare per lettera, mail e sms ma, il massimo rendimento lo otterremo col richiamo telefonico fatto dalla segretaria.
Non dimentichiamo di raccogliere gli indirizzi di posta elettronica per creare periodicamente delle news letter che informeranno delle evoluzioni in atto nel nostro studio, un nuovo corso, una nuova attrezzatura, una nuova procedura, un nuovo collaboratore, devono essere portati a conoscenza dei nostri pazienti.
Dobbiamo, con cadenze ragionevoli, senza creare disturbo, rafforzare il senso di appartenenza allo studio, soprattutto nelle persone che vengono da noi attraverso convenzioni o internet che sembrano avere una fedeltà al dentista minore. Dobbiamo anche controllare periodicamente, dalla lista delle anagrafiche, il numero di nuove visite per anno e l’andamento di queste negli anni. Teniamo ben aggiornato il numero di pazienti attivi annotando tra gli archiviati chi si è trasferito, chi da anni non risponde ai richiami ecc.
Qualsiasi programma di gestione svolge funzioni base indispensabili, dalla fatturazione alla prima nota cassa banca, dall’odontogramma alla scheda parodontale, ma questo oggi con margini di guadagno ridotti non può più bastare, un gestionale oggi deve fare il calcolo immediato del costo al minuto dello studio, necessario per non generare un tariffario incongruo e per fare analisi approfondite sul rendimento di un piano di cure, sul rendimento di una convenzione fino alla previsione di utile e anche di tempo di realizzazione per i piani di cura.
Anche il sito Web non è più rinunciabile, il sito è una vetrina che comunica chi siamo e come siamo, non deve essere un sito preconfezionato, bisogna dedicare alla realizzazione un po’ di tempo e farlo “nostro”, coadiuvato da un blog, il sito scalerà i posti nell’indicizzazione di Google in modo da raggiungere il suo obiettivo: essere in prima pagina nelle ricerche internet.
Oltre a questo oggi è necessario gestire l’immagine di studio sui social network, per alimentare il passaparola su internet.
Da internet ora arrivano nel nostro studio circa il 6-7% dei pazienti, percentuale che è destinata a aumentare in futuro per il mutare delle abitudini della società introdotte con gli smartphone.
Portatile o tablet con un buon gestionale e sito internet, sono la “dotazione informatica di base” sia dello studio che del collaboratore. Oggi la tecnologia offre una vasta scelta per incrementare la dotazione tecnica/informatica di uno studio a nostro piacere.
Se ancora avremo qualche giovane odontoiatra con spirito imprenditoriale, con cosa dovrà partire nella realizzazione di un nuovo studio mono professionale senza prosciugare le risorse economiche e avere il massimo rapporto costo/benefici? La prima attrezzatura che ha un alto impatto e non richiede ingenti investimenti è la telecamera indorale che spesso mi stupisco di non trovare negli studi di molti colleghi. Le immagini ci possono aiutare a spiegare situazioni critiche inaspettate e consentono al termine di un lavoro di farne apprezzare la qualità di esecuzione.
Con una società sempre più attenta all’immagine ed all’estetica, anche la fotocamera con obiettivo macro e flash dedicato, non può mancare per verificare gli aspetti estetici del sorriso di un paziente, fare un filmato dei movimenti orali, inviare al tecnico dettagli per la personalizzazione di un dente o per la progettazione di un gruppo di faccette in stile digital smile design.
Queste due prime attrezzature, non costosissime magari rivolgendoci al mercato dell’usato per quanto riguarda la fotografia, poste in uno studio da poco aperto, con tempi di appuntamenti forzatamente “larghi” visto che la clientela è ancora da acquisire, possono valere moltissimo se correttamente utilizzate.
Sempre, ma a maggior ragione in fase di avviamento, lo spazio per l’appuntamento deve prevedere qualche minuto per “rendere personale” la seduta e differenziarci dai service.
Al crescere del numero di pazienti, aumentando la disponibilità economica, un buon acquisto è l’ortopantomografo digitale, orientandoci tra i numerosi buoni usati o i nuovi modelli che prevedano l’upgrade a TAC Cone Beam; qui il vantaggio è duplice, immediatezza di esame e “immagine di studio” percepita dal paziente.
Queste attrezzature assieme all’RVG (meglio i modelli ai fosfori privi di cavo del sensore) compongono la dotazione “standard” informatica di uno studio moderno, un punto di arrivo molto buono per un giovane odontoiatra.
Le ore che generano utile sono quelle che noi passiamo alla poltrona, se saremo stati bravi ed il lavoro è aumentato saremo di fronte ad alcune scelte necessarie per aumentare il numero di ore “cliniche” a disposizione; un aspetto da affrontare ad un punto della vita di uno studio dentistico che spesso non è così chiaro ai colleghi è l’assunzione di una segretaria che ci affianchi nella gestione burocratica/informatica dello studio.
Alla segretaria spetterà la gestione della modulistica (accettazione, consenso, fatturazione), la gestione amministrativa (incassi, pagamenti), la gestione delle assicurazioni e delle convenzioni, organizzare la distribuzione dei compiti al personale, controllare le autorizzazioni in caso di sopralluogo ASL, controllare le procedure e le normative di disinfezione, gestire internet e il rapporto con i social media.
Anche in questo caso vediamo come persino i compiti di segreteria si siano “espansi” nei moderni studi tanto da far diventare stretta la definizione di segretaria che negli studi più grandi è un vero e proprio “manager di studio”.
Con queste armi, aiutato dalle analisi ricavate dal gestionale, dalla location che avrà scelto, e dal personale che avrà saputo assumere si amplificheranno le possibilità di avere successo professionale, tenendo sempre ben presente che sarà la “qualità percepita” ad attirare i pazienti, e alla qualità percepita concorre sicuramente anche la dotazione informatica dello studio.

Germano Usoni

l’importanza del blog

Non ricordo chi di voi è stato a proporlo, ma un utente di Dento ha manifestato il desiderio di avere la possibilità di inserire testi nelle fatture di acconto. Non essendo una funzione che io uso, non avevo verificato il funzionamento del sistema che con la stampa non funzionava. Può sembrare banale correggerlo ma in realtà serve verificare che ci stiano anche il testo per l’opposizione all’invio 730 e eventualmente quello per l’adesione al regime dei minimi. In un immagine vi mostro la lunghezza del testo che ora si può inserire dopo quello del 730 e del regime dei minimi:

Schermata 2016-03-31 alle 23.08.46

è un piccolo esempio dell’importanza della comunità creata col blog e di come voi contribuiate a sviluppare il programma. Chi verrà al corso vedrà come è evoluto il programma anche nelle piccole cose come questa e come ci sia un continuo impegno nella correzione degli errori e della semplificazione e automatizzazione delle procedure.

Grazie Germano Usoni

Aggiorniamo il nostro software

Gli smartphone ci hanno abituato a frequenti aggiornamenti del sistema operativo e delle App o perché sono stati trovati bug o sono state aggiunte nuove funzioni.

Anche Dento si rinnova (come potete vedere qui dalla pagina Updates), a volte sotto la spinta dei vostri suggerimenti, a volte per capricci legislativi (730). Ancora, le versioni di FileMaker introducendo nuove funzioni costringono me e Sandro a fare cambiamenti che possono essere anche significativi nel programma. Dento è uno strumento di lavoro, dovete aggiornarlo, conviene farlo ad ogni release, in questo modo ci sono meno possibilità di errore e, se dovesse occorrere un aiuto dall’assistenza, sarebbe di minor durata e di più facile soluzione. Poi assolvereste alla vostra funzione: trovare errori e dare suggerimenti ;-). Negli anni anche i nostri computer invecchiano e può capitare che non accettino più una nuova versione di FileMaker o del sistema operativo, oppure le nuove versioni di Dento ci possono obbligare a dover cambiare le licenze se lo utilizziamo su più postazioni.

La gestione informatica dello studio è importante, ogni cinque anni in media qualcosa diventa vecchio, o il sistema operativo (S.O.) della macchina o la macchina che non accetta più i nuovi S.O. Aggiornare è necessario, sono soldi spesi bene e se vogliamo vedere non sono nemmeno molti per uno studio.

Rivedendo recentemente le versioni 4 ma anche 5 di Dento, assicuro che vale la pena di aggiornare, prima di essere costretti a farlo per forza dal tempo che passa.

Schermata 2016-03-26 alle 05.29.12

Qui sopra il nuovo grafico che confronta le ore lavorate per periodo e per operatore con aperto il nuovo help.

Germano

 

Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio (parte terza)

Abbiamo visto come l’evoluzione dell’odontoiatria, possa portare un giovane odontoiatra a percorrere tutta la sua vita professionale come collaboratore. Questo lo affranca da informatizzare la propria attività?

La nostra è una professione che ha una forte valenza estetica che si esprime col sorriso dei nostri pazienti, sappiamo bene che, un’otturazione o una ricostruzione sono fortemente influenzate dalla bravura, dalla preparazione dell’operatore e dal tempo a disposizione ma, diversamente da un’artigiano o un’artista, le nostre opere, restano chiuse nelle loro bocche, come possiamo documentare il nostro lavoro? Nei nostri studi rivediamo i pazienti anche dopo molti anni e abbiamo la percezione di come abbiamo lavorato rivivendo la soddisfazione del momento in cui abbiamo fatto il manufatto, amplificato dalla durata e dalla soddisfazione del paziente.

Un collega che lavora in una di queste grosse strutture spersonalizzate riuscirà ad essere riconosciuto dal paziente come il professionista che ha eseguito il lavoro? Avrà a sua volta, la possibilità di rivedere e riconoscere dopo anni un proprio lavoro? Come potrà dimostrare e affermare le proprie capacità? I giovani collaboratori odontoiatrici, si troveranno nella necessità di dover documentare le loro capacità sia per soddisfazione personale sia per mostrare la loro perizia quando saranno alla ricerca di nuove opportunità lavorative. Per questa documentazione sarà indispensabile avere un buon corredo fotografico e saperlo usare correttamente, dovranno dotarsi di un computer, un’agenda mobile su cellulare o su tablet per organizzare il tempo ma, secondo me, anche per il collaboratore sarà conveniente registrare le cure eseguite sui pazienti usando un programma di gestione, sia per avere la conferma economica di quanto eseguito (è meglio avere un controllo di ciò che ci spetta) ma anche per non dover “rifare in garanzia” (leggi gratis) un lavoro che invece non è stato eseguito da noi.

Gli odontoiatri oggi, devono avere la capacità di utilizzare le numerose apparecchiature digitali che si trovano nei moderni studi (laser, RVG, TAC Cone Beam, fresatori, impronte digitali, ecc.), una capacità che necessariamente entrerà a far parte delle conoscenze di un moderno odontoiatra, parallelamente dovranno avere le competenze necessarie per non acquistare macchine sbagliate. Evitando le ditte che tendono ad usare, per fini commerciali, linguaggi proprietari o criptazioni che possono limitare la possibilità di trasferire dati clinici ad altri sistemi analoghi di altre marche, oppure non in grado di dialogare con i diversi sistemi operativi.

La professione odontoiatrica, è in continuo divenire ma non necessariamente tutti gli studi finiranno in un centro commerciale o in un negozio, mi auguro che per molti anni gli studi più organizzati e dotati rimarranno baluardo della libera professione, probabilmente diminuiranno gli studi mono professionali, schiacciati da burocrazia e adempimenti via via più penalizzanti, come il recente decreto sulla trasmissione dati per il 730. E’ auspicabile che i giovani trovino una maggiore predisposizione ad associarsi, sfruttando i vantaggi derivanti dalla condivisione di spazi e attrezzature con divisione delle competenze tra colleghi in modo da creare una nuova generazione di studi con assetti adeguati all’odontoiatria di oggi.

Continua……..

Germano Usoni

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