Non siamo un popolo responsabile, non siamo un popolo intelligente, siamo un popolo?
Alcune situazioni sono solo italiane, non si trovano in altri paesi con una coscienza nazionale maggiore: abusivismo, turismo odontoiatrico, evasione fiscale.
In questi giorni ero in vacanza in Alta Valle Seriana ed ho trovato questo:
un servizio di rastrellamento di creduloni e sprovveduti che si fanno portare in Croazia per eseguire cure dentali, niente di nuovo, ma rende idea della capillarità del fenomeno, dell’organizzazione messa in atto e della presa che abbia sula popolazione.
Sono fermamente convinto che le cure dentali che riceveranno saranno identiche a quelle che potranno avere nei nostri studi, trovo stupide le difese messe in atto da ANDI e AIO nelle interviste durante le trasmissioni televisive che affermano il contrario.
Allora perché creduloni? Perché pensano che il divario di prezzo tra noi e loro sia dovuto alla mancanza di onestà del dentista italiano e non alla differenza di costo della vita nei due paesi. Che percentuale di popolazione croata può accedere ai propri studi dentistici? La stessa che da noi, per i Croati i Dentisti sono cari come per gli Italiani.
Sprovveduti perché non tengono conto dei tempi biologici necessari ad una cura che in molti casi non potranno coincidere con quelli della vacanza odontoiatrica.
Le complicanze dove verranno gestite? Gli eventuali contenziosi come saranno gestibili con l’estero?
Ma ancora, si rendono conto che stanno portando valuta Italiana all’estero impoverendo il nostro patrimonio?
Dopo aver venduto la distribuzione alimentare alla Francia, Toscana e Umbria agli Inglesi, ora cerchiamo alternative sanitarie altrove.
Per poter modificare la situazione di degrado morale della nostra società il cittadino deve migliorare il proprio comportamento e non incorrere anche in queste trappole.
Noi dentisti dobbiamo invece spendere tempo nel nostro studio per informare i nostri pazienti, cambiando l’immagine verso la popolazione che negli anni noi dentisti abbiamo contribuito a creare.
Sono stato a Pasqua dal parentado bavarese ed ho vissuto la realtà della città italiana più a nord della penisola, ovvero Monaco di Baviera, italiani che lavorano indefessamente in ogni dove, adesso mi sembra che un azienda nota in Germania cerchi 80.000 addetti ed in Baviera le offerte di lavoro sono costanti, continue, serie…. e vi sono Campani, Calabresi, Siciliani, Piemontesi, Lombardi. ecc…. tutti quelli che HANNO VOGLIA di LAVORARE, gli altri sono tutti qui a mendicare pensioni di invalidità, assistenzialismo, contribuzioni varie tramite la politica, e quei pochi che lavorano aspettano che una finestra dell’azienda non chiuda bene per scioperare, perchè “ciabbiamodiritto” !
In Italia rimarranno : pensionati, fancazzisti, delinquenti (è il Bengodi per loro..), politici (che è la stessa cosa delle categorie precedenti), abusivi di ogni professione, cocainomani, ecc… chi ha qualcosa da offrire di SERIO prende/rà le valigie, chi ha i soldi li toglie/ra’ da qui e li mette/ra’, beh…. li mette dove sappiamo 🙁
Sul fatto del turismo dentale e centri del supermercato dentale sapete come la penso….. non è QUELLO il fronte, siamo NOI quelli su cui dobbiamo agire : se ci crediamo il primo investimento è la FORMAZIONE della pazientela (è durissima, aver a che fare con persone il cui cervello è “frullato” dalla televisione, è cosa ardua, gente illogica, irrazionale, emotiva, ansiosa anche solo per respirare…), e poi crederci ancora (se ci crediamo ancora…).
Credere in COSA ? In questo Paese in primis, nel nostro lavoro, nel futuro dei nostri figli, insomma in cose che ci TOCCANO, il resto è fuffa, roba per talk-show dementi di prima serata, è medioevo presente e reale, è follia diffusa e generalizzata in cui il saggio sospende il giudizio e si defila, si chiude nel suo convento.
Allora la domanda è : ci CREDIAMO ANCORA ? Abbiamo ANCORA la voglia di provarci ? Mah….
🙁
Direi che crederci è la sola ed unica cosa che serve e valga la pena.
Sono completamente d’accordo con la tua analisi; come ho detto in altri commenti, siamo “noi che dobbiamo agire”; possono aprire nei centri commerciali anche 24 h su 24 ed avranno pazienti da supermercato, quelli che “ciabbiamodiritto” e “maquantociguadagni”.
Penso sempre alla nostra funzione sociale, quando “insegniamo” ai pazienti sulla loro salute, su come si agisce lavorando per loro e non “solo per il ns conto in banca”.
Se la ns categoria si trova in questa situazione non è solo per la crisi contingente, ma anche per la nomea che ci siamo fatti lasciando fare a ns colleghi più avventurieri senza diffondere una “filosofia”, che sto vedendo comunque diffusissima, specie da quando ho conosciuto questo blog, grazie a Germano ed al suo lavoro con DentO.
Facciamo sentire nei fatti la nostra voce, saranno i ns pazienti che faranno da amplificatore, non solo per noi “dentisti”, ma per noi uomini e per lo spirito che ci anima.
Io ci credo, perchè non sono solo
Tu e tanti altri ci siete
Ciao
Paolo