Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio: Il migliore gestionale per l'odontoiatra

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Pesi e misure

Una volta che si ha lo strumento per misurare ci possiamo sbizzarrire e, misurando misurando, fare alcune considerazioni. La prima considerazione, criticabile ma sotto gli occhi di tutti è che il denaro fa la selezione, il vecchio detto “chi meno spende più spende” è sempre valido. La seconda è che il tempo è la variabile assoluta che condiziona il tutto.

Schermata 2015-05-01 alle 08.54.02

In questa prima schermata vediamo la convenzione X che concede 110 euro allo studio per una prestazione, stimando un tempo di 60 minuti (anestesia, posizionamento della diga, pulitura e rifinitura della cavità, posizionamento delle matrici, stratificazione del composito, regolazione occlusale, rifinitura e lucidatura) lo studio ha un utile lordo di 21,22 euro. Cioè una volta tassati più o meno quanto prende una colf in nero. Come può fare il povero studio per sopravvivere? Prima ipotesi:

Schermata 2015-05-01 alle 08.55.41

Riducendo il tempo alla metà possiamo avere un utile di 63,16 euro in 30 minuti cioè 126,32 euro/ora! Slurp! ora ci siamo, certo magari la diga non la metto e corro un po’ su tutte le altre fasi, in fondo basta che poi il paziente non abbia male…. e magari tra qualche anno la rifaccio pure! Seconda ipotesi:

Schermata 2015-05-01 alle 09.15.50

Non mi convenziono, ricevo il paziente con i dovuti crismi di tempi e modi, curo maniacalmente ogni aspetto della seduta, da quello clinico a quello manageriale/gestionale ed ottengo un utile adeguato all’impegno ed alla struttura.

Tra questi esempi ci sta il mondo! Non state a cavillare sulle cifre in alcune zone d’Italia anche 110 è molto, restate sui concetti. L’approccio vincente è il secondo, il paziente uscirà dicendo sono veloci (perciò bravi) ed ho speso poco! Quello che piace a me è il terzo, mi permette di provare piacere ad eseguire bene il mio lavoro, il problema oggi è trovare chi capisce, apprezza e può permettersi la cosa. Nel mezzo potrebbe esserci il giusto compromesso….. vediamo se ne esce una discussione.

PS: se qualcuno volesse avere questa versione “Prototipo” di Dento 6.1 ne faccia richiesta.

 

Quanto pagare un collaboratore?

Sono un cattivo alunno, ho frequentato due volte il corso di Gestione di Gabriele Vassura (uno come relatore) e sto mettendo a frutto solo ora, dopo 2 anni quanto Gabriele mi ha insegnato. Dopo aver fatto un corso, spesso le condizioni famigliari/lavorative non ci consentono di applicare subito quanto appreso, ora, con la maturazione di Dento sto inserendo nel programma i campi e le formule che mi consentiranno di aver chiare alcune cose importanti.

1) individuare le spese fisse al minuto da moltiplicare per i minuti necessari per eseguire un’operazione

2) calcolare le spese variabili da aggiungere (laboratorio, monouso, impianti ecc.)

e poi, solo dopo aver ottenuto l’utile di una prestazione decidere le spettanze per l’eventuale collaboratore, sarebbe infatti meglio destinare al collaboratore una percentuale dell’utile e non del totale, come si fa di solito. Per fare un esempio pratico aggiungo una schermata della mia prestazione “Ablazione del tartaro”:

Come potete vedere destinando 35 eur0 al collaboratore (considerando il costo del materiale monouso 2 euro) perdiamo 18,88 euro ad ablazione, può essere accettabile ma bisogna comunque saperlo! Non prendete queste cifre come valori assoluti, ogni struttura ha un proprio costo orario, che può essere molto più basso o molto più alto del mio e che comunque varia per tutti di anno in anno! In una serata ANDI ho sentito un collega che diceva di aver incaricato una ditta di consulenza che per poche migliaia di euro (una decina) gli ha saputo dire quale era il costo orario dello studio……. solo che il costo orario varia di anno in anno, è influenzato dal numero di ore lavorate ed io voglio che il calcolo del costo orario esca da Dento con un solo click su di un pulsante! Alzi la mano chi con un collaboratore non ha fatto gli accordi economici per sentito dire da colleghi………

Germano

 

Numeri a caso ——————————–>

Mi sono sempre chiesto se i numeri che compaiono a destra in alto nel blog fossero reali, ci stiamo avvicinando alle 50.ooo pagine visitate al mese, impossibile; allora dal webmaster mi sono fatto mandare la situazione reale dal 3 agosto al 31 marzo e ve la mostro.

Analytics Tutti i dati del sito web Panoramica del pubblico 20140803-20150331

I numeri reali sono significativi ma molto molto minori come è giusto che sia, di notevole c’ è il dato che dice che la durata media di una sessione è di 2 minuti e 44 secondi e che ogni visitatore in media legge 2,47 pagine (post). Il numero di sessioni è in notevole aumento e si parla comunque di 1.000 visitatori/4.000 pagine al mese in media.

Vuol dire che la comunità di DentO c’è, il blog viene usato, il forum è frequentato. Mi servirebbero però molti più input, non siate timidi, ad esempio mi mancano input ortodontici ed implantologici ad esempio per creare una statistica sulla casistica implantologica, come impostare una schermata per inserire i dati e che dati inserire.

Buon lavoro Germano

PS: è importante trovare persone che rispondano alle chiamate, in un giorno il webmaster (Tatoosa) ha risolto il problema e ha sostituito il plug-in ottimista con uno di Google che assicura essere più affidabile. La differenza nel caso dei siti, la fa la capacità di indicizzazione, e loro in questo sono bravissimi, tenetene conto!

DentO per Paolo Gerardo (6.0.1)

Ciao Paolo ti ho messo giù tre schermate di un sistema grezzo (poi se vuoi lo affiniamo insieme) per fare l’analisi dei costi.

Rispetto a DentO 6 ci sono due campi nuovi in Prestazione: 1) costi fissi al minuto e 2) costi fissi (ricavato dai minuti di lavoro per costo al minuto), questi valori vengono riportati nel nuovo prezzo quando viene creato.  Costi fissi al minuto è registrato in Preferenze dove troviamo due costi al minuto: Costi Fissi e Costi Variabili.

In prezzi cambiano molte cose, ho aggiunto il campo costo del collaboratore in caso di un accordo su cifra fissa e non percentuale, i costi variabili (laboratorio, impianti, monouso ecc.) e il calcolo dell’utile della prestazione; già questo consente di non fare grossi errori nello stabilire il prezzo di una prestazione o il compenso di un collaboratore.

quando si esegue una prestazione, questi valori vengono riportati nella sezione importo fasi, il formato che si apre quando eseguiamo una prestazione:

In questa schermata possiamo intervenire sul tempo realmente impiegato per eseguire la prestazione quando differisce dallo standard impostato; se la percentuale dell’operatore è impostata a zero nel calcolo userà “Costo operatore” altrimenti userà ”%operatore”; se l’operatore è il titolare anche il costo operatore andrà tolto. Il campo “Costi variabili” comprendere oltre al laboratorio, costi impegnativi come gli impianti, la bocca di ortodonzia, Invisalign, il monouso ecc.

E’ una base sulla quale ragionare ma non mi sembra male, a te (o a chi vorrà intervenire) la palla

Germano

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