Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio: Il migliore gestionale per l'odontoiatra

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Analisi dei rendimenti per categoria nello studio dentistico

Dento è nato nel 1996 (si chiamava Dent-One) con le prestazioni già divise in fasi, XDent e AlfaDocs per esempio le hanno introdotte molto dopo la loro nascita. Sulle Fasi delle prestazioni si calcola il “dovuto” mensile ai collaboratori, ma potremmo ottenere molto altro, a patto di fare la prima nota cassa/banca e usare l’agenda.

Se volessimo sapere quanto ci rende ogni ora di lavoro, basterebbe entrare in “Fasi eseguite” dal menu e dividere il risultato della colonna importi per il numero di ore impiegate, potete farlo tutti , anche sulle vostre versioni, ma dovreste farlo manualmente.

Oggi ho avuto un paio di ore libere e ho aggiunto i tre campi calcolati che permettono di vedere istantaneamente l’incasso lordo per ora, oppure quanto percepisce per ora un collaboratore e ancora quanto utile residua per ora allo studio… carino, potevo pensarci una dozzina di anni fa effettivamente, ma intanto, tutto questo permette di giocare con le categorie di lavoro, con i collaboratori, con i listini e confrontare il tutto negli anni.

Farò qualche esempio che riguarda il mio studio:

  1. confrontiamo l’incasso lordo per ora, del mio studio, negli anni andando a ritroso di quattro anni:  2024_244 Euro;  2023_214 Euro;  2022_243 Euro;  2021_250 Euro. Possiamo notare una flessione nell’anno 2023, con gli strumenti di Dento potremo vedere cosa è mancato nel 2023 rispetto agli scorsi anni, andando a fare una ricerca per categoria di prestazioni si evidenzia pur a fronte di un aumento di impianti un calo di ortodonzia che giustifica il risultato, la schermata degli studi di settore conferma il dato.
  2. quando si ha a disposizione uno strumento come quello che ho appena attivato in Dento, ci possiamo sbizzarrire, ad esempio, nel confrontare i rendimenti delle singole categorie odontoiatriche. Restando sull’incasso lordo per ora, confrontiamo l’anno 2024: Igiene e prevenzione: 102 euro/ora; Conservativa: 174 euro/ora; Endodonzia: 240 euro/ora; Implantologia 779 euro/ora; Ortodonzia 667 euro/ora; Protesi 397 euro/ora. Facciamo alcune considerazioni: chi si sarebbe aspettato che ortodonzia insinuasse il primato di implantologia? o che la protesi valesse quasi la metà di implantologia? Ecco il motivo della tendenza estrai e imbullona che sta prendendo una certa odontoiatria non molto etica.
  3. mi incuriosiva un confronto tra il 2016 quando l’endodonzia era eseguita da un professionista che utilizzava più sedute con una resa di 192 euro/ora e gli 8 anni successivi con il cambio del professionista che potendo riduce le sedute delle devitalizzazioni con una resa di 219 euro/ora.
  4. se invece vogliamo dati non influenzati dalle variazioni annuali, possiamo analizzare più anni. Una analisi sugli ultimi 8 anni, restituisce: Chirurgia Orale 205 euro/ora;  Conservativa 171 euro/ora;  Endodonzia 227 euro/ora;  Igiene e prevenzione 103 euro/ora;  Implantologia 894 euro/ora; Ortodonzia 607 euro/ora; Protesi 373 euro/ora.
  5. Interessante anche fare una analisi sui tariffari e scoprire che, considerando tutte le categorie, con il listino 2022 avevamo un incasso lordo,  di 320 euro/ora mentre con il listino 2024 abbiamo 212 euro/ora. Visto che il listino 2024 è più alto del 2% possiamo imputare il fatto a sconti o rifacimenti, deve scattare un allarme e porremo maggiore attenzione.

Ho smesso di fare corsi con Dento perché è frustrante parlare a colleghi che non capiscono l’importanza della agenda elettronica e vogliono solo sapere come gestire il nero, che non vogliono fare prima nota cassa banca, indispensabile per conoscere i costi orari, che sono attratti da Dento solo perché è gratis; ancora ora ho colleghi che mandano mail perché non ricordano le loro password o non sanno fare il back-up, tornate alla carta!

Vi ho esposto i dati del mio studio, uno come tanti in Italia, tre poltrone, un dentista, un collaboratore, una igienista, due assistenti, aperto solo tre giorni e mezzo (collaboro come ortodontista nel tempo rimanente), gestito con un gestionale tra i più completi che ci siano, nato come Dent-one circa 28 anni fa e tramutato in Dento nel 2004, presentato in Apple e distribuito ai colleghi dal 2008, 2.414 utenti registrati, non ho idea in quanti lo usino e se lo usino come dovrebbero, non credo…

Il prossimo articolo analizzerà gli utili/ora

Come installare Dento su iPad

Come installare Dento su iPad

Il primo passo è come per il Mac o per il pc, registrarsi sul sito e eseguire il download. Ultimamente ci sono state difficoltà legate a chi mi gestisce il sito, avvisatemi se ci sono ancora problemi.

Il Dento scaricato lo troverete nell’iPad nella posizione iCloud Drive nella cartella Download.

Il programma è contenuto in una cartella che si chiama RuntimeDento_6.9.8 che contiene 9 elementi.

Il File DentO.app potete buttarlo perchè è il motore di FileMaker che fa funzionare il programma su computer ma non funziona su iPad. 

Per far funzionare DentO su iPad dovrete scaricare da AppStore FileMakerGo che è gratuito.

Dalla cartella RuntimeDento_6.9.8 dovete, uno per volta selezionare i 6 files che compongono il programma e sostituire l’estensione .ussr con l’estensione .fmp12. Perché l’estensione .ussr è specifica per l’applicazione che scaricate dal sito ma non è riconosciuta da FileMakerGo.

Poi ancora dalla cartella RuntimeDento_6.9.8 dovete, uno per volta selezionare i files Dnt.fmp12,

Algt.fmp12, Hlp.fmp12, Mnl.fmp12, Trcct.fmp12 e iFatturePA_3_2.fmp12 e “condividerli” con FileMakerGo. In questo modo FileMakerGo li riconosce come “suoi” files e li apre.

A questo punto potete iniziare l’attivazione della copia di Dento nel consueto modo, leggendo BENE le raccomandazioni e annotando il numero di password.

In questo modo avrete un gestionale completo e gratuito su iPad 10,9 pollici, con una spesa che parte da 589 euro potete gestire completamente uno studio!

Diverso è il discorso di iPad usato come terminale client, in quel caso dovrete solo scaricare FileMakerGo e connettervi alla rete Wi-Fi dello studio.

La procedura è complessa ma se seguite bene le istruzioni è fattibile, buon lavoro.

Dott. Germano Usoni 

Break even point

Rassegnamoci, lo studio dentistico è un’impresa e bisogna fare i conti con costi e tasse, e allora può interessare a che giorno dell’anno saremo riusciti a ottenere il break even point.

Il break even point è un’espressione anglofona la cui fedele traduzione “ Punto di pareggio” ne spiega bene il significato, ovvero, nel nostro caso,  indicare in che giorno dell’anno avremo fatturato a sufficienza per coprire i costi sostenuti, per chiudere il periodo di riferimento senza profitti né perdite.

Ogni impresa che si rispetti, nell’ambito della propria contabilità, deve utilizzare il break even point, come strumento di grande importanza nel campo della propria gestione finanziaria.

Visto che in DentO abbiamo un  bellissimo strumento come la “Prima nota cassa/banca” che un dentista dovrebbe assolutamente compilare ogni mese, ho pensato di calcolare da lì il break even point.

Poi mi sono reso conto che si poteva andare oltre e si poteva cercare di far calcolare al programma una previsione di quanto occorra fatturare nell’anno in corso per trovare il break even point, ed ecco cosa abbiamo per ora, ma non escludo si possa andare oltre:

Quello che vedete nel riquadro “Calcolo del punto di pareggio” in questa immagine è un’analisi di 10 anni di punto di pareggio ad oggi, giorno 11/06/2023, negli anni 2017-2018-2019 e 2022.  Notate come ci sia una grande uniformità, il break even point viene raggiunto tra il 26 Settembre e il 6 di Ottobre.

Anche il 2020, anno Covid, non si discosta ma con un fatturato basso, nel 2020 non abbiamo consumato gli acquisti così che nel 2021 a fronte di un fatturato alto non abbiamo avuto spese altrettanto alte e il break even point è stato addirittura il 27 Maggio!!

L’ultima fila è quella che conta, si fa una stima di spese fisse e variabili sugli anni inseriti nel calcolo (quelli con le crocette), si controlla il fatturato al momento dell’analisi e in rosso compare in Euro quanto dovremo ancora fatturare per raggiungere il break even point. Per ora abbiamo fatto una previsione sul fatturato, vedremo di tradurre il dato in giorno dell’anno…

Questo calcolo sarà disponibile a tutti nella prossima versione del programma.

Sono significativi solo i dati dal 2017 al 2022 perché negli anni precedenti lo studio era uno studio associato e in prima nota cassa banca venivano registrati come spese anche le retribuzioni dei soci perciò necessariamente il punto di pareggio era a Dicembre.

A cosa dovrebbe servire un gestionale

Ogni tanto su Facebook qualche dentista chiede ai colleghi di indicare un buon gestionale, e come sempre i colleghi indicano quello che usano, visto che non ne conoscono altri… Il gestionale deve poter misurare tanti parametri per poterli mettere a confronto e guidare il dentista nella gestione.

Gli studi dentistici sono molto diversi tra loro per struttura e per gestione, come anche i programmi di gestione, il dentista dovrebbe prima sapere cosa vuole dal gestionale.

Per me è indispensabile questo, confrontare le ore utilizzate con il fatturato listino per listino:

In questo modo è facile capire la congruità di un listino magari di una convenzione.

Anno 2019, prendiamo ad esempio il listino Unisalute 2016, a fronte di una percentuale di ore lavorate dell’8,7% abbiamo un fatturato del 3,3%… meglio scappare da questa convenzione!

Per arrivare a questo è necessario usare l’agenda elettronica, fare la prima nota cassa banca, conoscere il proprio costo orario. Tutti i gestionali dovrebbero poterlo fare in un attimo… se invece vi basta avere anagrafica, scheda dentale e fatture anche da Buffetti con poche lire trovate qualcosa che fa per voi.

Connettersi velocemente da remoto con il telefono a Dento

A uno degli ultimi corsi su Dento nel 2019 credo, parlando con Roberto Salerno, mi aveva mostrato come riuscisse a connettersi velocemente da remoto con il telefono a Dento. poi la cosa era andata nel dimenticatoio e non me ne sono più occupato. Di recente ci siamo sentiti e è tornata fuori la questione, perciò ho chiesto a Roberto di spiegare al gruppo come fare:

Ciao Germano come promesso cercherò di spiegare come utilizzare Dento da remoto.

Io utilizzo Chrome Remote Desktop.

E’ un’ Applicazione che va installata sul computer che si vuole controllare.

Naturalmente nel nostro caso il computer da scegliere è quello dove risiede fisicamente Dento ma nulla vieta di installarlo anche su tutti i client perché potrebbe tornare utile controllare anche loro a distanza se necessario.

Premetto che il tutto è associato ad un account Google per cui è fondamentale fare riferimento ad una Gmail dello studio in modo da poterlo far utilizzare anche al personale se necessario.

La cosa interessante è che cosi facendo io posso controllare sia pc windows che mac con lo stesso account.

In più dovendo gestire più studi ho la possibilità in tempo reale di poter accedere ad un’agenda piuttosto che a un altra a seconda della chiamata che ricevo, ad esempio per prendere un appuntamento senza essere fisicamente in studio.

Il sistema è gratuito, veloce ed efficiente. Ho scritto un articolo sul mio Blog per approfondire l’argomento lo trovate a questo link https://robertosalerno.it/blog/

Il sistema funziona bene, è più veloce del sistema che uso io, è gratis, non richiede FileMaker server. Naturalmente il computer con montato Dento deve essere sempre acceso. Se cliccate sul link del blog di Roberto trovate le schermate che guidano all’istallazione del programma. Io ci ho impiegato un po’ perché sono imbranato…

Mi raccomando provate, io sono impressionato, lasciate qui le vostre impressioni.

Germano

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