La lista SuperAndi articola la sua proposta su questi punti cardine:
- Giusta retribuzione dei Professionisti
- Meno burocrazia
- Tariffario minimo delle prestazioni odontoiatriche
- Legge nazionale che regolamenti la pubblicità sanitaria
- Programma Culturale
giusto, corretto, ma la proposta non affronta il vero nemico della libera professione: le assicurazioni e i convenzionamenti.
Mentre le catene dentali sono concorrenti visibili e come tali affrontabili, le convenzioni sono un cancro che distrugge lo studio dall’interno, sia che sia convenzionato sia che non lo sia.
Le assicurazioni inducono il paziente convenzionato a sciegliere strutture convenzionate, distraendo pazienti dai nostri studi ed impedendo di fatto la libera scelta del paziente.
Agli studi convenzionati, vengono imposte tariffe calmierate che non tengono conto dei reali costi e, con il carico di burocrazia aumentato, costringono oltretutto ad assumere altro personale.
Come é successo nel 2016 con Unisalute, gli enti convenzionatori possono decidere unilateralmente di abbassare le tariffe che già non portavano utile (30% meno per Unissalute).
Siamo di fronte a una questione politica, che deve essere affrontata a livello parlamentare, non è etico convenzionare gli studi, è un’ingerenza inammissibile.
Sono solo i pazienti che devono essere convenzionati.
Deve essere chiaro per un paziente convenzionato quanto viene rimborsato dall’ente per prestazione.
Il paziente deve poter essere libero di sciegliere tra tutti i professionisti, non solo tra quelli proposti dalla sua convenzione.
Le assicurazioni non sono enti benefici, fanno da terzo incomodo in un rapporto medico/curante che dovrebbe rimanere tale.
Questo è il punto più importante sul quale mi aspetto che si batta SuperANDI!
Dott. Germano Usoni
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