Al termine del corso di gestione con Gabriele Vassura, ho sentito il bisogno di fare alcuni accertamenti statistici.
Il vantaggio di avere una agenda elettronica è tra le altre cose (accesso da tutte le postazioni o da remoto) quello di poterne ricavare dati, ad esempio: quante ore sono state effettivamente lavorate nel 2011? quante per ogni singolo operatore? quante per ogni tipo di tariffario utilizzato?
Perché serve sapere esattamente quante ore abbiamo lavorato?
Sapendo l’importo delle spese totali avremo il COSTO ORARIO, oppure sapendo l’importo degli incassi totali avremo l’ INCASSO LORDO ORARIO.
Avendo attribuito in anagrafica un listino ad ogni paziente, potremo sapere che percentuale del tempo totale abbiamo speso per un determinato listino.
Analogamente dall’incasso annuale avremo la possibilità di saper che percentuale di incasso è generata da un listino, incrociando i due dati avremo una idea del rendimento di una convenzione.
Facciamo un esempio pratico: usiamo, arrotondandoli, i dati che vi mostro nella figura, lo studio ha lavorato 2.000 ore, Unisalute rappresenta il 15% delle ore.
Ho fatturato in totale 300.000 euro di cui 30.000 sono di Unisalute (10% del totale).
Se con 2.000 ore lavorate il ricavo orario è di 150 euro (300.000/2.000) vedremo che il ricavo orario con Unisalute è invece di 100 euro…… è ancora accettabile?
Attenzione che i costi orari per Unisalute sono gli stessi che per i listini non convenzionati!
Quanti sono i costi del mio studio? poniamo 200.000 (utile lordo del 33%) ecco che con 2.000 ore lavorate abbiamo un costo orario di 100 euro! Giusto quanto prendo da Unisalute.
Questo è vero in parte in quanto anche non avendo i pazienti Unisalute le spese fisse sarebbero le stesse, diminuirebbero le variabili. (indispensabile la prima nota per determinare spese fisse e variabili)
Parliamone……..
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