Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio: Il migliore gestionale per l'odontoiatra

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I vecchi e i proverbi: il tempo è denaro!

Il 16 maggio ho iniziato un’articolo così: “chi meno spende più spende” dicevano i nostri nonni, e mille altri detti fino a………    Visto che la mia data di nascita mi porta verso questa categoria continuo sul filone con: il tempo è denaro! Dato che però non sono ancora rincoglionito (le mie assistenti dissentono) vi vorrei intrattenere con due dati che possono facilmente uscire da Dento.

Luglio lascia un po’ di tempo per fare due conti sull’andamento dello studio e in particolare sulle convenzioni, riporto i calcoli:

anno 2011 (dati incompleti, non avevo implementato la prima nota cassa banca e non posso riportare il costo orario)
Prestazioni totali eseguite € 287.761 delle quali € 30.260 (10,5%) derivanti da Unisalute
Fatture totali € 300.166 delle quali € 32.861 (10,9%) derivanti da Unisalute
Ore lavorate totali 1.925 delle quali 211,25 (11%) derivanti da Unisalute

anno 2012
Prestazioni totali eseguite € 262.514 delle quali € 34.594 (13,17%) derivanti da Unisalute
Fatture totali € 294.949 delle quali € 33.048 (12,9%) derivanti da Unisalute
Ore lavorate totali 1.730 delle quali 238 (13,8%) derivanti da Unisalute
Redditività oraria € 170,49
Costo orario € 134,074
Redditività Unisalute € 138,85

anno 2013
Prestazioni totali eseguite € 322.612 delle quali € 38.378 (11,89%) derivanti da Unisalute
Fatture totali € 327.625 delle quali € 40.118 (12,24%) derivanti da Unisalute
Ore lavorate totali 1.929,30 delle quali 314,25 (16,3%) derivanti da Unisalute
Redditività oraria € 169,81
Costo orario € 132,08
Redditività Unisalute € 127,66

anno 2014 al 25-07-2014 (dati incompleti, confronterò a fine anno)
Prestazioni totali eseguite € 205.921 delle quali € 31.145 (14,89%) derivanti da Unisalute
Fatture totali € 211.795 delle quali € 30.666 (12,24%) derivanti da Unisalute
Ore lavorate totali 1.317 delle quali 250,75 (19%) derivanti da Unisalute
Redditività oraria € 160,81
Costo orario € 133,48
Redditività Unisalute € 122,29

Stiamo perciò riuscendo a non aumentare il costo orario negli anni, ma la redditività oraria cala, dall’analisi delle percentuali degli studi di settore vediamo calare protesi ed implantologia (le prestazioni più care) con un aumento di Conservativa ed Endodonzia. Per questo a partire dal 2013 il ricavo orario di Unisalute non copre le spese orarie dello studio.

Abbiamo iniziato il rapporto con Unisalute per capire il funzionamento delle convenzioni (volevo anche adeguare Dento a questa situazione), per coprire le ore vuote e come possibilità di aumento di pazienti grazie all’indotto che si poteva generare. Non ci siamo mai aspettati un reddito significativo ma lavorare per generare perdite può portare solo al fallimento; facciamo alcune considerazioni sulle possibili vie da seguire:

1) chiedere che il tariffario di Unisalute fermo da 4 anni venga adeguato almeno di un 10% se non tutto almeno per conservativa ed endodonzia.
2) ridurre il tempo dedicato ad ogni prestazione, rinunciando però ad alcune cose che potrebbero essere la diga, la stratificazione dei colori, la modellazione anatomica, in poche parole diminuendo la qualità perciò anche la nostra soddisfazione nell’esecuzione del lavoro. (bisognerebbe esserne capaci)
3) cessare a malincuore una collaborazione che con un piccolo aggiustamento potrebbe essere proficua per entrambi.

A settembre, al rientro dalle ferie, presenterò questa analisi ad Unisalute, non avendolo mai fatto non so se sarà possibile avere un colloquio, ma (rimanendo in tema proverbi) tentar non nuoce!

Buone vacanze

Quanti (c…o) sono i franchising dentali?

Oggi, trovo davanti allo studio un enorme cartellone pubblicitario di Dooc, lo noto mentre passa la 51 ricoperta di insegne Vitaldent, allora ripenso all’altro giorno mentre accompagnavo in metrò Caterina, mia figlia, alla mostra di Klimt: pubblicità delle cliniche Giovanni Bona e di Doctor Dentist in tutti i vagoni….. sorge una domanda: ma quante cazzo sono? Aiutatemi a fare un censimento, io a braccio ed in ordine alfabetico conosco queste:

Amicondentista, BluDentalClinique, Cliniche Giovanni Bona, CareDent, Dentalcoop, Dentalpro, Doctor Dentist, DoctorOS, DOOC, Smileclin, Vitaldent.

la collega Sonia aggiunge: Odontosalute, Progetto dentale Apollonia, Socialdent, io rilancio con Welfare Italia (pare ci sia dietro el Fürmigùn).

Paolo Vicardi segnala Caredent

Roberto Manca: LCO

Attilio Venerucci: smile factory, mirò, odontoiatrika (ma forse è solo a savona)…

Andrea Oldani: Dentadent

Saverio Marino: Family Dent Care

Discutiamo su cosa fare per non soccombere al fenomeno, un unione almeno pubblicitaria non sarebbe male.

 

Quanto vale il passa parola?

Scrivo questo post perché ho ricercato in Dento quanti nuovi pazienti ho ricevuto da inizio anno ed ho voluto capire quale fosse la loro provenienza; quello che scrivo, è applicabile ad uno studio medio/piccolo situato in una città. Il passaparola è stato indicato da tutti come la fonte principale di reclutamento pazienti prima dell’introduzione del decreto Bersani, da quel momento vengono proposte alternative, sono valide? Un piccolo studio con un fatturato da 200.000 a 500.000 euro che possibilità ha di reclutare i pazienti al di là del passaparola? Non ho una risposta univoca ma dal 7 Gennaio al 9 Maggio abbiamo visto 59 nuovi pazienti dei quali 6 arrivano da internet, una percentuale non trascurabile! E prima? 3 in tutto il 2013, 2 nel 2012 e 1 nel 2010 (nessuno nel 2011). I numeri sono piccoli, potrebbero non essere significativi ma potrebbero invece indicare che non possiamo più permetterci di trascurare questa provenienza.

1) registrare nel database il referente, anche solo per ringraziarlo ma soprattutto per analizzare le provenienze.

2) un sito internet costa poco, fatelo ma spendete un pochino per indicizzarlo e curate il vostro posizionamento e visibilità sul web.

3) non solo internet, una news letter verso i nostri pazienti può rafforzare il loro legame al nostro studio.

Concludendo il passaparola è insostituibile, possiamo stimare il suo valore tra l’80 e il 90% ma non possiamo permetterci di trascurare le altre forme.

 

Recupero Crediti

Scrive l’amico Alberto Mazzocco:

Leggevo un articolo di Caprara sul recupero crediti. Poneva l’attenzione sulla percentuale di non saldato rispetto al totale, come un indicatore importante sulla salute dello studio. Si potrebbe mettere nella contabilità di Dento questo dato facilmente visibile e monitorabile (per chi non lo sapesse è il rapporto tra il fatturato e i crediti).

Ne prendo spunto per fare alcune considerazioni, quanti utenti Dento conoscono le funzioni del programma? oppure quanti utenti hanno aggiornato alla versione 5 che è online da quasi 2 anni? Scrivo questo perché Dento ha tutti gli strumenti per monitorare gli insoluti e molto di più ma chi li sa usare? Quanti utenti leggono l’help? Ho frequentato quasi tutti i corsi di gestione e management del campo dentale, alcuni tenuti da colleghi, alcuni tenuti da esperti del settore, alcuni sbilanciati sul lato contabile, alcuni sulla comunicazione al paziente, tutti interessanti, da tutti si pota a casa qualcosa, in alcuni casi cose che si possono applicare in studio il giorno dopo, altre volte cose che si vorrebbero applicare ma che richiedono un impegno particolare……. ma a tutti manca una cosa, il legame stretto con un gestionale dentale.

Il gestionale dentale lo usiamo tutti i giorni, se lo sappiamo usare bene (e se è fatto bene) ci da tutte le risposte di cui abbiamo bisogno, di più, in alcuni casi Dento ci mette al corrente di cose importanti anche se non le abbiamo chieste, e volendo possiamo fare, quando i dati inseriti sono di diversi anni, previsioni sul futuro dell’andamento dello studio. Allora sono sempre più convinto della frase che è sempre stata sulla pagina da cui si scaricava Dento prima che ci fosse il blog e che ora è nella pagina del corso: Un corso di gestione dello studio dentistico, a mio parere, dovrebbe essere legato all’uso di un gestionale dentale, dal corso si dovrebbe uscire con lo strumento che ci permette di applicare quanto appreso e questo strumento dovrebbe essere compreso nel costo del corso.

Alberto vuoi fare un corso?

 

Mille utenti

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Questo non vuol dire che ci siano 1000 Dento in uso in altrettanti studi italiani, a dire il vero non ho idea se i Dento in uso siano 10, 100 o 1000, l’importante è che questo numero di colleghi ha contribuito e contribuirà a migliorarlo. Dento procede a scatti, scatti che coincidono col tempo che posso dedicare al programma, il prossimo “scatto” sarà dedicato alla modifica della fatturazione per le consulenze. In particolare la nota proforma, l’introduzione del testo per il regime dei minimi e l’automatizzazione con la prima nota. Cioè per forse la prima volta una cosa non per il mio studio ma per favorire l’uso di Dento ai giovani colleghi. In un paio di mesi dovrei farcela.

Un ringraziamento particolare ad Andrea Maragno che si è spinto persino alla correzione dei testi delle schermate verificate una ad una e a Paolo Gerardo che continua a pungolarmi con spunti ed nuove idee. Naturalmente importantissimi sono anche gli spunti che derivano dal forum, continuate ad usarlo e sbirciate ogni tanto la pagina update per verificare il lavoro fatto.

Grazie Germano

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