Sono un cattivo alunno, ho frequentato due volte il corso di Gestione di Gabriele Vassura (uno come relatore) e sto mettendo a frutto solo ora, dopo 2 anni quanto Gabriele mi ha insegnato. Dopo aver fatto un corso, spesso le condizioni famigliari/lavorative non ci consentono di applicare subito quanto appreso, ora, con la maturazione di Dento sto inserendo nel programma i campi e le formule che mi consentiranno di aver chiare alcune cose importanti.
1) individuare le spese fisse al minuto da moltiplicare per i minuti necessari per eseguire un’operazione
2) calcolare le spese variabili da aggiungere (laboratorio, monouso, impianti ecc.)
e poi, solo dopo aver ottenuto l’utile di una prestazione decidere le spettanze per l’eventuale collaboratore, sarebbe infatti meglio destinare al collaboratore una percentuale dell’utile e non del totale, come si fa di solito. Per fare un esempio pratico aggiungo una schermata della mia prestazione “Ablazione del tartaro”:
Come potete vedere destinando 35 eur0 al collaboratore (considerando il costo del materiale monouso 2 euro) perdiamo 18,88 euro ad ablazione, può essere accettabile ma bisogna comunque saperlo! Non prendete queste cifre come valori assoluti, ogni struttura ha un proprio costo orario, che può essere molto più basso o molto più alto del mio e che comunque varia per tutti di anno in anno! In una serata ANDI ho sentito un collega che diceva di aver incaricato una ditta di consulenza che per poche migliaia di euro (una decina) gli ha saputo dire quale era il costo orario dello studio……. solo che il costo orario varia di anno in anno, è influenzato dal numero di ore lavorate ed io voglio che il calcolo del costo orario esca da Dento con un solo click su di un pulsante! Alzi la mano chi con un collaboratore non ha fatto gli accordi economici per sentito dire da colleghi………
Germano





