Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio: Il migliore gestionale per l'odontoiatra

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Management in odontoiatria

Un articolo da leggere con attenzione sul blog di Paolo Bortolini:

rendimento-dello-studio-dentistico-un-caso-di-successo-grazie-ad-una-vera-informatica-gestionale

è interessante notare come un accurato controllo di gestione possa incidere sul rendimento dello studio, è indispensabile che il controllo di gestione avvenga da parte del titolare dello studio, servono strumenti che permettono questi controlli.  Tutte le evoluzioni di DentO che ho presentato negli ultimi articoli sono in questa direzione.  Gli utili della nostra professione si sono ridotti nel corso degli anni, non ci possiamo permettere sprechi, non possiamo lasciare cure interrotte, non ci possiamo permettere insoluti ma, soprattutto, non possiamo avere un listino con prezzi stilati “a caso” per sentito dire.  Non può più bastare sapere l’ammontare dei preventivi accettati, ci occorre sapere CHE UTILE questi ci daranno e QUANTO TEMPO alla poltrona ci servirà per ottenerlo. La prossima versione di DentO che stiamo testando fa tutto questo, consente l’analisi dei tariffari delle convenzioni, consente una giusta retribuzione dei collaboratori, consente un confronto tra diverse opzioni di preventivo al paziente, consente di ragionare sull’eventuale scontistica applicabile al piano di cura.

Come puntualizza l’amico Paolo, queste cose non sono ottenibili dai normali gestionali in commercio, anche su questa lacuna si basa il successo dei suoi corsi, con i nuovi strumenti di DentO possiamo ottenere queste analisi in qualsiasi momento in tempo reale.

Money money money

Preventivo:Schermata 2015-05-20 alle 18.43.44Dettaglio prestazione:Schermata 2015-05-20 alle 18.45.28Un utile lordo di 21,10 l’ora non sarà troppo?

A parte gli scherzi, vi sto mostrando le evoluzioni di Dento, nell’immagine in alto è comparsa la colonna minuti e la somma del tempo in ore, la colonna utile in basso riporta la somma, cioè stendendo il preventivo abbiamo la previsione del tempo e la previsione dell’utile.

Nell’immagine in basso, si nota come intervenendo sulla casella tempo si possa andare a modificare il tempo utilizzato per correggere eventuali differenze tra il tempo ipotizzato e la reale situazione clinica, come nel caso dell’esecuzione di due otturazioni vicine in una stessa seduta.

Ogni promessa è debito!

Il 16 aprile scrivevo:

In una serata ANDI ho sentito un collega che diceva di aver incaricato una ditta di consulenza che per poche migliaia di euro (una decina) gli ha saputo dire quale era il costo orario dello studio……. solo che il costo orario varia di anno in anno, è influenzato dal numero di ore lavorate ed io voglio che il calcolo del costo orario esca da Dento con un solo click su di un pulsante!

Ed ora DentO lo fa! e grazie alla bravura di Sandro Bramati ad una velocità strepitosa ed ancora più incredibile è che mentre io non riuscivo a realizzare la cosa lui ha impiegato meno di un’ora per farla! E’ il primo passo verso verso il prossimo step, estendere i calcoli di reddito e la previsione del tempo da impiegare a tutto il preventivo e poi a tutti i preventivi acquisiti: praticamente tutto quello che promettono di ottenere tutti i corsi di gestione sempre a disposizione sul programma con i dati reali che il programma già contiene.

Allargare la famiglia

Una delle mie speranze è che DentO diventi un riferimento per i giovani, sono convinto che noi odontoiatri con una carriera consolidata dovremmo aprirci di più ai giovani. 12 anni fa ho trasformato il mio decennale ben avviato studio in studio associato con una collega di 17 anni più giovane di me, appassionata endodontista che col tempo è cresciuta colmando le mie mancanze odontoiatriche. La maggior parte di colleghi mi sconsigliarono di farlo ma l’azzardo ha funzionato, in fondo la differenza la fanno le persone.

Oggi un giovane odontoiatra difficilmente sceglie di aprirsi un nuovo studio da solo e se lo fa è perché proprio non si rende conto degli sforzi economici e burocratici che incontrerà. Per questo i giovani odontoiatri sono prede facili per i service. L’alternativa è trovare studi che affittano sale ma questo comporta un costo a volte gravoso.

Noi abbiamo uno studio ben strutturato ed attrezzato, con una/due sale che rimangono libere quando siamo in consulenza, vorremmo aprirlo ad un/una giovane che voglia lavorare sui propri pazienti, unico requisito è che sia una brava persona, appassionata e che tenda sempre a mettersi in discussione ed a migliorarsi. Perché questa cosa sia indolore, non chiediamo un affitto ma una percentuale (da definire) delle proprie parcelle.

Chi volesse fissare un colloquio il martedì o il mercoledì mattina può scrivere a

germano.usoni@gmail.com

Pesi e misure

Una volta che si ha lo strumento per misurare ci possiamo sbizzarrire e, misurando misurando, fare alcune considerazioni. La prima considerazione, criticabile ma sotto gli occhi di tutti è che il denaro fa la selezione, il vecchio detto “chi meno spende più spende” è sempre valido. La seconda è che il tempo è la variabile assoluta che condiziona il tutto.

Schermata 2015-05-01 alle 08.54.02

In questa prima schermata vediamo la convenzione X che concede 110 euro allo studio per una prestazione, stimando un tempo di 60 minuti (anestesia, posizionamento della diga, pulitura e rifinitura della cavità, posizionamento delle matrici, stratificazione del composito, regolazione occlusale, rifinitura e lucidatura) lo studio ha un utile lordo di 21,22 euro. Cioè una volta tassati più o meno quanto prende una colf in nero. Come può fare il povero studio per sopravvivere? Prima ipotesi:

Schermata 2015-05-01 alle 08.55.41

Riducendo il tempo alla metà possiamo avere un utile di 63,16 euro in 30 minuti cioè 126,32 euro/ora! Slurp! ora ci siamo, certo magari la diga non la metto e corro un po’ su tutte le altre fasi, in fondo basta che poi il paziente non abbia male…. e magari tra qualche anno la rifaccio pure! Seconda ipotesi:

Schermata 2015-05-01 alle 09.15.50

Non mi convenziono, ricevo il paziente con i dovuti crismi di tempi e modi, curo maniacalmente ogni aspetto della seduta, da quello clinico a quello manageriale/gestionale ed ottengo un utile adeguato all’impegno ed alla struttura.

Tra questi esempi ci sta il mondo! Non state a cavillare sulle cifre in alcune zone d’Italia anche 110 è molto, restate sui concetti. L’approccio vincente è il secondo, il paziente uscirà dicendo sono veloci (perciò bravi) ed ho speso poco! Quello che piace a me è il terzo, mi permette di provare piacere ad eseguire bene il mio lavoro, il problema oggi è trovare chi capisce, apprezza e può permettersi la cosa. Nel mezzo potrebbe esserci il giusto compromesso….. vediamo se ne esce una discussione.

PS: se qualcuno volesse avere questa versione “Prototipo” di Dento 6.1 ne faccia richiesta.

 

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