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Dento è gratis, ormai vi siete accorti che dopo aver scaricato il programma non c’è un trucco o una richiesta di soldi.
Oltre 11.000 download e solo 481 registrati, spesso con nomi falsi o con indirizzi mail inesistenti.
Io credo che chi usa Dento tutti i giorni per lavoro, e sono molti (anche se non so quanti) mi debba qualcosa.
Questo qualcosa è la registrazione con nome e cognome sul blog, che versione usano e da che data in modo che altri utenti potenziali possano contattarli via mail per avere un parere.
Lo scopo della distribuzione di Dento gratuito su internet è sempre stata quella di avere un feedback per poterlo migliorare, il blog è un ulteriore tentativo di creare una comunità di utenti che si scambino impressioni.
Questa pratica è comune per le software house che rilasciano versioni beta e ne ricavano feed back sugli errori e sulle modifiche da mettere in atto.
Nel blog ci sono 17 utenti registrati dei quali solo 14 sono dentisti!
Grazie Germano
Infodent mensile d’informazione merceologica dentale.
Sul numero di agosto-settembre hanno messo a confronto i software gestionali di studio.
Hanno seguito purtroppo la logica che sta seguendo la popolazione nella scelta del dentista, guardare quante cose fanno e quanto costano.
Se il secondo dato ha un senso, sapere quante cose fanno ha poca importanza, tanto quelle base le fanno tutti.
L’unica cosa che servirebbe sapere in realtà è COME vengono fatte le cose ma questo purtroppo lo si sa sempre dopo.
Anche qui come per i denti vale il passaparola.
Il 27 febbraio in un post in merito a quanto spendere per informatizzare lo studio scrivevo:
Molti colleghi non dedicano la necessaria attenzione a questo aspetto, e si interessano solo dell’aspetto economico, non si può risparmiare nell’acquisto di un programma, comprate quello che ritenete il migliore ma soprattutto non scegliete Dento perché è gratis.
Bisogna essere convinti della scelta fatta perché impiegherete molto tempo ad inserire i dati per rendere operativo il programma e non c’è niente di più prezioso del tempo, se il miglior programma costa 5.000 euro non esitate a spenderli, se è il migliore vi ripagherà.
Eppure succede ancora che quando spiego ai colleghi che DentO è si gratis ma che se deve essere usato in rete necessita delle licenze client di FileMaker, scappano.
Come scappano quelli che considerano un Mac troppo caro senza valutare la differenza
Chi si fa guidare dal prezzo fa la stessa scelta dei Pazienti che scelgono i dentisti low cost, non valutano COME un lavoro è fatto ma solo quanto costa.
Perdete del tempo per valutare come lavora il programma che state per utilizzare!
Sceglietelo solo se vi convince!
Giusto al termine della locazione operativa, il Mac Mini intel 2 duo da 2 ghz che usavo come server ha iniziato a dare qualche piccolo problemino, più lento, con qualche bizza del lettore cd.
Visto che era ora di cambiarlo è arrivato un nuovo Mac Mini Server, 2,66 ghz con due dischi da 500 e 8 gb di ram.
Mi sono sempre chiesto quanto incidesse la velocità del server e dei suoi dischi nell’uso in rete. Un po’ per il fatto che sono dischi di dimensione maggiori e non da portatile come il precedente, un po’ per il sistema operativo server, un po’ per gli 0,66 ghz di velocità, un po’ per il FileMaker Server 11, la differenza è netta.
La configurazione che mi ha fatto il bravo tecnico C.E. è stata: 2 dischi interni in mirroring (raid1) per scongiurare il fermo macchina in caso di rottura di uno dei due dischi (il server mi invia una mail se se ne rompe uno) ed un disco esterno da 1 terabite diviso in due partizioni una di back-up ed una con il sistema operativo per permettere di avviare un eventuale macchina sostitutiva in caso di rottura.
Tutto questo con i sistemi Apple ha un costo di circa 1500 euro compresa la RAM e il costo del tecnico installatore (sarò più preciso con la fattura in mano).
A presto Germano