A questo link:
http://www.filemaker.com/it/community/local_stories/dento.html
sul sito di FileMaker si trova una pagina che riporta notizie su Dento.
Germano
Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio: Il migliore gestionale per l'odontoiatra
A questo link:
http://www.filemaker.com/it/community/local_stories/dento.html
sul sito di FileMaker si trova una pagina che riporta notizie su Dento.
Germano
Alessandro Chisoli ha lasciato un commento sullo scorso post che riguardava l’ultimo corso Dento. Nel commento cita i dubbi che insorgono penso in tutti i colleghi che si imbattono in Dento, dove si cela la fregatura? che affidabilità ha un programma gratuito? se è gratuito varrà poco e comunque se avrò bisogno di assistenza chi me la farà?
Su Applicando di Febbraio a pag. 32 troviamo un interessante articolo sull’ultima versione del programma con cui creiamo Dento. Applicando è la maggiore rivista italiana del mondo Apple, l’autore dell’articolo è Riccardo Albieri, uno dei maggiori esperti italiani di FileMaker, autore tra l’altro della “Grande Guida“ italiana su FileMaker.
Se andate nella pagina “Assistenza Dento” troverete che l’assistenza al programma è seguita da Cosa srl, che annovera tra i fondatori proprio Riccardo Albieri, cioè l’assistenza a Dento non potrebbe essere più qualificata, se occorresse sareste seguiti da uno dei più esperti sviluppatori italiani! Dento è la riscrittura iniziata nel 2004 di DentOne, gestionale dentale nato nel 1996, spero che queste puntualizzazioni servano a rassicurare i colleghi neo utenti sulla solidità del progetto.
Germano Usoni
Creo questo articolo per buttar giù qualche mia considerazione e permettere ad Alessandro Andrea e Paolo di replicare e dire la loro.
Venerdì 7 febbraio si è svolto l’ottavo incontro Dento. Sono sempre più convinto che chiamarlo Corso sia troppo pomposo e inesatto. L’unica volta che il corso poteva sembrare veramente un corso è stato in ANDI Como Lecco lo scorso settembre, le altre volte (quattro escluse le tre presentazioni di gruppo in ANDI Milano, Apple Italia e congresso SIE) si è trattato di una chiacchierata guidata dalle esigenze dei “corsisti”.
Scegliere di limitare il numero di partecipanti a tre mi è sembrata una soluzione valida, sia dal punto di vista organizzativo per me (non ho dovuto cercare una sede, ed un video proiettore) che dal punto di vista dei partecipanti che sono stati seguiti di più che le scorse volte (ho potuto curare l’importazione dei dati nei loro portatili e verificare, seppur velocemente il funzionamento del programma).
Andrea ed Alessandro sono utenti Dento da molto tempo (Andrea è intervenuto per la terza volta ad un incontro) mentre Paolo un po’ meno e sono state proprio le domande che si era preparate Paolo a guidare l’andamento della giornata, spesso le risposte venivano dagli altri due ed a me non restava che approfondire l’argomento.
Nessuno dei tre usa l’agenda di Dento, fortunatamente l’uso del programma non ne risente minimamente, l’agenda si integra in modo naturale in Dento e non disturba se non si vuole usarla. Io sottolineo sempre i vantaggi dell’agenda ma mi rendo conto che le diverse realtà lavorative dei colleghi possono portare a preferire agende come iCal che sono consultabili in qualsiasi momento, vedrò cosa si può fare ora con la nuova versione di FileMaker.
Ho sottolineato come io tenga molto ad uno scambio di impressioni sul blog anche con l’uso dello strumento Forum per coinvolgere maggiormente gli utenti del programma. La distribuzione gratuita di Dento ha proprio lo scopo della raccolta di suggerimenti per migliorarlo ed ora lascio la parola ai tre colleghi che invito a commentare anche in maniera “estesa” la loro partecipazione.
Germano
Su Odontoiatria 33 trovate questa intervista a Laura Filippucci curatrice delle inchieste nell’area sanità di Altroconsumo:
Lo segnalo perché si ricollega al precedente post “Atto di fede”, nell’articolo l’intervistata puntualizza la difficoltà del consumatore nel capire se sta per ottenere cure congrue ed a un prezzo equo dal proprio dentista ed individua in questo uno dei motivi che portano il consumatore a cercare cure all’estero o nelle catene low cost. L’utilizzo della telecamera è un passo in questo senso ma, a mio parere, ancora prima bisogna dare al paziente pochi strumenti semplici per giudicare da chi sta andando. Per questo ri segnalo due post passati:
https://dento.it/dentist4/#.UvH71nlhXD4
https://dento.it/la-forza-del-network-la-forza-e-il-network/#.UvH8OnlhXD4
che sono quanto mai attuali.
Stiamo ridefinendo il sito di Dentist4 che sarà nuovamente operativo tra pochi giorni, gli obiettivi a poco più di un anno dalla nascita del gruppo sono invariati, siamo cresciuti di numero e con il nuovo sito inizieremo a cercare contatti con organizzazioni, magari proprio di consumatori, per far conoscere un tipo di odontoiatria con fondamenti medico scientifici ed etici che praticano in tanti colleghi ma che ora è oscurata dalle urla dei low cost e del turismo odontoiatrico.
Germano
Non ho mai preteso che i pazienti facessero un atto di fede nei casi in cui trovavo disastri inaspettati nella loro bocca, 20 anni fa mi sono dotato di una telecamera Reveal della Welch Allyn dallo stratosferico prezzo di 26.000.000 di lire (comprendeva un modulo RVG) e posso dire che mai soldi furono spesi meglio. La tecnologia era già notevole, la Welch Allyn è una ditta che costruisce endoscopi e la telecamera portava una luce fortissima in punta grazie alle fibre ottiche che trasferivano la luce da un potente faretto, questo permette ben 6 centimetri di profondità di campo! 20 anni ma non li dimostra!
Lo scorso anno ho ripetuto la cosa nella sala dell’igienista, a mio avviso l’operatore più adatto all’uso della telecamera per spiegare al Paziente e motivarlo. L’evoluzione della tecnologia aiuta sicuramente nell’impatto ottenibile verso il Paziente, ora la telecamera, una Sopro Acteon, consente diversi ingrandimenti (fino a 105) ed è dotata di una luce diagnostica che evidenzia la demineralizzazione dello smalto, il tutto, collegato ad un Mac Mini ed ad una smart tv 42 pollici LG ha un impatto notevole sui pazienti.
Il costo di una postazione di questo tipo è inferiore ai 4.000 euro. Far vedere i problemi ingranditi, ha come risvolto che poi il paziente vuole vedere il lavoro finito ingrandito, se non siete pronti a questo non compratela!
Spero che Paolo Gerardo ci possa relazionare sulla sua nuova telecamera Kavo, vedremo poi se aprire un forum su questo argomento.
Germano
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