Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio: Il migliore gestionale per l'odontoiatra

Tag: Blog (Pagina 27 di 56)

Problemi SMS

Mi scrive il collega Luca Da Pian che lamenta il blocco di Dento all’invio di SMS, con la necessità di eseguire tutte le volte un’uscita forzata dal programma.

Approfitto per fare un piccolo ripasso, in Dento abbiamo la possibilità di inviare sms dall’agenda e dai richiami (SOLO dall’agenda e dai richiami), per fare questo dalla sezione Menu > Impostazioni > Preferenze > Impostazioni sms dobbiamo settare questi campi:

Schermata 2014-03-23 alle 09.01.20

Solo questi perché per ora non siamo riusciti ad usare l’SMTP interno di FileMaker. Per non complicare la vita agli utenti segnalo che questo sistema funziona bene con il provider SubitoSMS, è stato il primo con cui abbiamo provato e da subito non ci sono stati problemi, perciò non ne abbiamo provato altri.

Dopo numerose mail non sono riuscito a risolvere il problema al collega Luca, so che numerosi colleghi usano gli sms, chiedo aiuti e consigli a chi usa il sistema.

Germano

Mille utenti

Il blog ha ora 1013 utenti registrati.

Questo non vuol dire che ci siano 1000 Dento in uso in altrettanti studi italiani, a dire il vero non ho idea se i Dento in uso siano 10, 100 o 1000, l’importante è che questo numero di colleghi ha contribuito e contribuirà a migliorarlo. Dento procede a scatti, scatti che coincidono col tempo che posso dedicare al programma, il prossimo “scatto” sarà dedicato alla modifica della fatturazione per le consulenze. In particolare la nota proforma, l’introduzione del testo per il regime dei minimi e l’automatizzazione con la prima nota. Cioè per forse la prima volta una cosa non per il mio studio ma per favorire l’uso di Dento ai giovani colleghi. In un paio di mesi dovrei farcela.

Un ringraziamento particolare ad Andrea Maragno che si è spinto persino alla correzione dei testi delle schermate verificate una ad una e a Paolo Gerardo che continua a pungolarmi con spunti ed nuove idee. Naturalmente importantissimi sono anche gli spunti che derivano dal forum, continuate ad usarlo e sbirciate ogni tanto la pagina update per verificare il lavoro fatto.

Grazie Germano

Festeggiamo il 150° della diga di gomma

Riporto da Dental Tribune un post di A. Castellucci

Il 15 marzo del 1864 Il dr. Sanford Christie Barnum  di New York scriveva: «In quel tempo, quando l’idea della diga di gomma nacque nella mia mente, stavo esercitando a Monticallis, Sullivan Co., New York. Fu il risultato della mia persecuzione da parte della saliva.

Avevo passato delle ore, stanco e distratto dalla mia continua lotta contro le continue incursioni della saliva. Avevo passato numerose notti insonni ossessionato dal mio triste fallimento… con sempre la solita domanda in mente, rimasta fino ad allora senza risposta: “Come posso mantenere asciutte le cavità?”. La risposta è arrivata il 15 marzo del 1864, mentre stavo lavorando in un molare inferiore sinistro, in una bocca dove la saliva continuava a zampillare a più non posso. Preso dalla disperazione e solo per provare una nuova idea, ho fatto un buco nel mio tovagliolino protettivo e l’ho messo attorno a quel dente. E quella è diventata la diga di gomma». A quei tempi era un problema far rimanere quel foglio attorno al dente, ma le cose migliorarono pochi anni dopo, quando nel 1882 la S.S. White introdusse una pinza foradiga simile a quella che usiamo ancora oggi e nello stesso anno il dr. Delous Palmer e più tardi i dottori Stokes e Elliot introdussero un set di uncini metallici utilizzabili per i vari denti. Sono passati ben 150 anni da quel lontano giorno e se il dr. Barnum da lassù ci vede sicuramente si metterà le mani nei capelli! È infatti incredibile come, dopo così tanto tempo, si stia ancora a discutere se la diga sia necessaria in endodonzia oppure no. Certo che 150 anni fa posizionare la diga era piuttosto indaginoso, ma oggi il tutto richiede solo pochi secondi e uno strumentario minimo.

Sembra incredibile quindi come ancora oggi, a quasi due secoli di distanza e ormai nel terzo millennio, ci siano ancora colleghi che non sono convinti dell’utilità o, meglio, della necessità di questo semplicissimo foglio di gomma; e che le società scientifiche preposte alla stesura di linee guida non abbiano messo come requisito obbligatorio per l’endodonzia l’uso della diga di gomma! La Quality Assurance Guidelines dell’American Associations of Endodontists1 dice che «la sagomatura, la detersione, la disinfezione e l’otturazione di tutti i canali viene eseguita utilizzando una tecnica asettica isolando il dente con la diga di gomma ogni volta che sia possibile». Secondo il parere dell’autore, quando l’isolamento con diga non è possibile, il clinico ha due possibilità: una è renderlo possibile, e l’altra è estrarre il dente! Non esiste altra scelta.

Qualcuno si scusa dicendo che il dente è distrutto dalla carie o dal trauma e pertanto è impossibile mettere l’uncino attorno alla corona del dente. Bene, se il dente è così gravemente compromesso, il dentista ha tre possibilità: l’allungamento di corona clinica, in modo da esporre tessuto sano dove ancorare l’uncino; l’estrusione ortodontica, che porta al medesimo risultato; e infine l’estrazione. Dove oggi si appoggia l’uncino, domani ci saranno i bordi del restauro. Se il dente non è isolabile non è nemmeno restaurabile, e la strada da percorrere è una della tre sopra citate. L’unico dente da trattare senza diga è il dente talmente distrutto, che l’unico strumento che si può usare per la sua terapia deve per forza essere usato senza diga: la pinza da estrazione. Non ci devono essere scuse per il mancato uso della diga in endodonzia e la legge dovrebbe duramente punire l’odontoiatra che provoca seri danni al paziente, fino alla sua morte, per il suo mancato uso2-6. Patrick Wahl fa notare, giustamente, che negli Stati Uniti ogni causa legale è persa se viene accertato che è stato eseguito un trattamento endodontico senza utilizzare la diga di gomma7. Una controindicazione all’uso della diga di gomma può essere rappresentata dall’allergia che il paziente riferisce di avere ai costituenti chimici della gomma8,9. Sono comunque oggi disponibili sul mercato fogli di diga non contenenti lattice10, con i quali il problema dell’allergia è completamente risolto. Questa diga “no-latex” ha la stessa elasticità della diga in lattice ed è anche più resistente alla corrosione quando viene in contatto con le soluzioni usate in endodonzia, come l’ipoclorito di sodio o i solventi come il cloroformio.

Sull’uso della diga circolano strane voci, come, ad esempio, che la sua applicazione richieda molto tempo. Cragg11, a questo proposito, afferma giustamente: «la cosa che porta via più tempo, riguardo alla diga di gomma, è il cercare di convincere il dentista a usarla». Vale invece la pena spendere una decina di secondi per applicare la diga in endodonzia e migliorare così l’intero nostro trattamento. L’uso della diga in endodonzia offre i seguenti numerosi vantaggi:
1. protezione del paziente dall’ingestione6 o (peggio ancora!) dall’inalazione16 di piccoli strumenti, frammenti dentali, liquidi di lavaggio canalare, sostanze irritanti ecc.;
2. possibilità di operare in un campo chirurgico pulito;
3. retrazione (importantissima per lavorare nei settori posteriori!) e protezione dei tessuti molli (gengive, lingua, labbra e guance), che sono così al riparo anche dall’azione tagliente delle nostre frese;
4. migliore visibilità dell’area di lavoro (la pubblicità di una nota casa che produce strumentario per l’applicazione della diga dice giustamente: «Fai meglio ciò che vedi e vedi meglio ciò che fai»);
5. diminuzione dei tempi morti: il paziente, salvo eccezioni per fortuna piuttosto rare, non può conversare se non con molta difficoltà, mentre, di sicuro, non va a sciacquarsi la bocca ogni cinque minuti;
6. protezione per l’odontoiatra e l’assistente dentale contro possibili infezioni che possono essere veicolate dalla saliva del paziente12;
7. comfort per l’odontoiatra, che può lavorare più tranquillo ed eventualmente permettersi di rispondere a una telefonata importante, lasciando il paziente ben protetto sotto diga con l’assistente al suo fianco;
8. migliore sensibilità tattile durante la preparazione canalare. Senza l’uso della diga, infatti, l’operatore, consapevole del rischio di far ingerire o inalare al paziente uno strumento canalare, tiene gli strumenti endodontici in modo che non gli sfuggano dalle dita.
Lo sforzo sul manico dello strumento toglie sensibilità alle dita e impedisce che lo strumento venga usato con delicatezza. Con la diga inserita, invece, gli strumenti canalari possono essere impugnati con delicatezza, senza il timore che possano sfuggire di mano13;
9. comfort per il paziente, che non si sente la bocca invasa da mani, strumenti e liquidi.

I pazienti infatti gradiscono, in una percentuale sempre più alta, l’uso della diga, talvolta ci chiedono se sia un’invenzione nuova14 e una volta che l’hanno provata non ne vogliono più fare a meno. Questi sono i vantaggi derivati dall’uso della diga di gomma. Invito chiunque abbia ancora dei dubbi e non la usa a indicarmi anche solo un motivo che lo trattiene dall’utilizzo di questo irrinunciabile presidio e che ne giustifichi il suo mancato uso.

Grazie dr. Barnum!

Bibliografia
1. American Association Of Endodontists: Appropriateness of care and quality assurance guidelines. 3rd ed., 1998, p. 16.
2. Cameron, S.M., Whitlock, W.L., Tabor, M.S.: Foreign body aspiration in dentistry: a review. J. Am. Dent. Assoc. 127:1224, 1996.
3. Israel, H.A., Leban, S.G.: Aspiration of an endodontic instrument. J. Endod. 10:452, 1984.
4. Lambrianidis, T:, Beltes, P.: Accidental swallowing of endodontic instruments. Endo. Dent. Traumatol. 12:301, 1996.
5. Mejia, J.L., Donado, J.E., Posada, A.: Accidental swallowing of a dental clamp. J. Endod. 22:619, 1996.
6. Taintor, J.F., Biesterfeld, R.C.: A swallowed endodontic file: case report. J. Endod. 4:254, 1978.
7. Wahl, P.: Isolamento del campo e radiologia. L’Informatore Endodontico. 1(1):19, 1997.
8. Beaudry, R.J.: Prevention of rubber dam hypersensitivity. J. Endod. 10:544, 1984.
9. Dias De Andrade, E., Ranali, J., Volpato, M.C., Motta Maia De Oliveira, M.: Allergic reaction after rubber dam placement. J. Endod. 26:182, 2000.
10. Knowles, K.I., Ibarrola, J., Ludlow, M.O., Anderson, J.R., Newcomb, B.E.: Rubber latex allergy and the endodontic patient. J. Endod. 24:760, 1998.
11. Cragg, T.K.: The use of rubber dam in endodontics. J. Can. Dent. Assoc., 38:376, 1972.
12. Cochran, M.A., Miller, C.H., Sheldrake, M.A.: The efficacy of the rubber dam as a barrier to the spread of microorganisms during dental treatment. J. Am. Dent. Assoc. 119:141, 1981.
13. Lavagnoli, G.: La cavità d’accesso. Dental Cadmos, 1:17, 1984.
14. Reuter, J.F.: The isolation of teeth and the protection of the patient during endodontic treatment. Int. Endod. J., 16:173, 1983.
L’articolo è stato pubblicato sul numero 3 di Dental Tribune Italy 2014

Settimana bianca o in bianco?

Ho approfittato di non saper sciare in settimana bianca per dare un bel colpo di aggiornamento a DentO. Sono state riviste oltre 50 schermate tutte riguardanti le impostazioni. L’adeguamento è stato sia estetico che funzionale con semplificazione ed omogenizzazione delle funzioni. Sono spariti tutti i “tab” in basso nelle schermate ed alcuni pulsanti (grazie alle nuove funzioni di filemaker 13) compaiono solo in caso  si verifichino determinate situazioni. Schermata 2014-03-12 alle 01.59.11Nell’immagine si vede come grazie ad una lista a tendina si siano potuti raggruppare gli accessi alle impostazioni. Se qualche utente registrato volesse questa versione (5.6.1), può contattarmi via mail per avere il link per scaricarla. Il runtime è fatto con FileMaker 13, richiede almeno OSX 10.7. L’importazione dei dati (da una versione di Dento a partire dalla 3.0) richiede la conversione dal formato .fp7 al formato .fmp12.

Germano

Not Found

Da un paio di giorni sul vostro Dento compare la scritta “Not Found” nel visualizzatore web in basso a sinistra nel menu.

E’ un problema del server che cercheremo di risolvere col provider.

Non comporta problemi con il programma.

Germano

« Articoli meno recenti Articoli più recenti »