Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio: Il migliore gestionale per l'odontoiatra

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Decreto legge sulla concorrenza

Ospito sul blog il collega Tagliavia, mi ha mandato questa testo qualche giorno fa ma le necessità legate al 730 lo hanno fatto scivolare a oggi.

Decreto legge sulla concorrenza: perché interessa a tutti

In queste ore si sta discutendo l’approvazione decreto legge sulla concorrenza che imporrebbe, alle società di capitale eroganti prestazioni odontoiatriche, di avere nelle quote societarie almeno il due terzi iscritto agli albi odontoiatrici . In pratica i dentisti abilitati tornerebbero ad avere il giusto peso nella gestione di grandi strutture cliniche, cosa che finora non accadeva. I due principali sindacati di categoria ANDI e AIO sono molto favorevoli a questa novità e questa presa di posizione ha prodotto una serie di reazioni negative in particolare da due quotidiani nazionali.

Guido Scorza su “Il Fatto Quotidiano” del 25/01/2016 afferma che «una previsione che, nella sostanza, azzererebbe la portata di una delle liberalizzazioni varate, ormai oltre dieci anni fa, da Bersani e riporterebbe l’Italia indietro nel tempo, stabilendo – in assenza di qualsivoglia concreto beneficio per cittadini e mercato – che le centinaia di cliniche odontoiatre private aperte nel nostro Paese debbano necessariamente essere controllate da odontoiatri». Peccato che il giornalista Scorza ignori la realtà delle cliniche odontoiatriche di proprietà di società nate da aggregazioni di capitali. Realtà ben nota dalla maggioranza degli operatori sanitari che a diverso titolo lavorano in quelle cliniche.

È una realtà dove la figura professionale centrale nella gestione della clinica non è quella dell’odontoiatra ma di un’altra figura di natura commerciale: il financial manager, che opera secondo concetti di budget e bilanci, non interessandosi – anche perché la sua formazione professionale non glielo consente – della congruità terapeutiche dei pazienti, per lui clienti. Il financial manager presente nella gestione di queste cliniche esercita pressioni sugli odontoiatri (spesso a inizio carriera e timorosi) con obiettivi finanziari da raggiungere e insistendo affinché si concludano contratti di finanziamento. E questa è un’altra realtà, forse ignota ai giornalisti, in linea con le più moderne concezioni di marketing che possiamo definire la “modello smartphone”. Per la maggior parte degli utenti che possiedono uno smartphone è ormai noto come la funzione di telefonare in questi dispositivi non sia l’unica e che le cosiddette “app” abbiano un ruolo quasi predominante. Lo stesso accade in queste cliniche, le cure dentali sono il mezzo (come lo smartphone) per vendere preventivi e finanziamenti (le app). Dunque gli utenti che si rivolgono a queste strutture rischiano di ricevere cure di dubbia necessità e magari vincolarsi con dei contratti di finanziamenti da rispettare anche se sorge un contenzioso per cure dentali errate. Questi sarebbero i benefici per cittadini e mercato così esaltati da Guido Scorza.

Benedetta Arese Lucini sul quotidiano “Il Sole 24 Ore” del 26/01/2016 afferma che «inoltre questa decisione andrebbe a pesare sull’accessibilità alle cure da parte di una fascia di popolazione che prima non se le poteva permettere e oggi sì, grazie a una forte crescita del numero di centri odontoiatrici che ha favorito la riduzione dei prezzi, spesso a livelli proibitivi negli studi dei dentisti tradizionali». Niente di più impreciso. Basterebbe farsi solo un giro sui siti di queste cliniche per notare come le tariffe non siano così convenienti e basterebbe che farsi fare un preventivo per notare che molte tariffe apparentemente basse siano solo degli specchi per le allodole, perché il preventivo di cure alla fine presenta costi oscurati che lo elevano anche del 50% . Anche qui si fa fatica a capire in che maniera molte più persone possano permettersi le cure dentali.

Merita anche una considerazione, in mezzo a tutto questo entusiasmo per la liberalizzazione selvaggia, l’ampia disponibilità di capitali per strutture sanitarie che non usufruiscono di rapporti di convenzione dai sistemi sanitari regionali e quindi di rimborsi. In sintesi sfugge la convenienza economica su questi investimenti in uno scenario di saturazione dell’offerta. A riguardo recentemente sono stati dimostrati dubbi sulla provenienza di questi capitali per alcune catene di cure dentali. È noto infatti che il principale scopo degli investitori con capitali di origine illegale è prevalentemente quello del riciclare anche con ritorni economici modesti.

Con quanto detto fin qui non si vuole affermare che lo studio tradizionale, quello tipicamente costituito da professionisti proprietari delle strutture in cui operano non sia perfettibile. I progressi dell’odontoiatria, la maggiore informazione delle persone, la contingenza economica negativa e la concorrenza, sono alcune delle cose che da tempo suggeriscono anche una revisione del modello di studio tradizionale. È stato ormai ampiamente dibattuto che il modello di studio tradizionale – ancora prevalente nel panorama dell’offerta odontoiatrica – debba avere un approccio nuovo dove si integrino impostazioni di tipo imprenditoriale, senza però creare quella confusione di chi sia il reale responsabile di quella promessa di cura.

In sostanza, occorre ribadire che il centro dello studio è il professionista odontoiatra, non altri, anche in un’ottica di modernizzazione della gestione degli studi professionali.

Per finire diverse cose hanno prodotto questa situazione che non può essere definita un progresso per i cittadini richiedenti cure dentali: l’aver sostituito l’etica medica con quella commerciale e il fatto che nell’odontoiatria italiana da sempre si sono affacciati soggetti non autorizzati a esercitare (per esempio gli odontotecnici abusivi) e più recentemente sostenitori che sempre e comunque la libera concorrenza porti benefici. Anche a scapito della salute dei cittadini.

Nunzio Tagliavia

Storico cure dentali

Ai più vecchi e attenti frequentatori del blog forse non era sfuggito che in seguito ad una precisa richiesta di Paolo Gerardo avevo ipotizzato una soluzione per lo storico delle cartelle di questo tipo:

Storico

Era il 2012, poi c’è stato altro da fare e credevo fosse una cosa lunga da fare, oggi grazie ad una sua magia Sandro Bramati è riuscito a realizzarla in 4-5 ore! Cliccando su storico compaiono tutte le schede del paziente, cliccando sulla scheda che vogliamo consultare, le altre scompaiono. Oppure possiamo affiancarne più di una per vedere l’evoluzione dello stato di salute del paziente. Se avremo  registrato le modifiche dell’esame obiettivo potremo vederne la sua evoluzione.

Schermata 2016-02-04 alle 15.47.20

Questa versione la tengo per chi frequenterà il prossimo corso, assieme al nuovo help e mini help, e alle nuove ricerche in fatture, all’esportazione del file excel per il modulo ANDI e a……..

Germano

XDent 730

Copio la mail di Riccardo Linzitto:

Ciao Germano,
la pagina dedicata agli utenti dento è la seguente:
Come vedi abbiamo messo un  banner che rimanda al tuo blog.
Andando su ACQUISTO ON LINE e inserendo  nei campi proponente DENTO2016 e codice promo DENTO2016
il prezzo passa a 190+IVA (231,80 IVA inclusa).
La modifica del prezzo si vede prima di confermare l’ordine.
Potresti mettere tu un banner o un link a questa pagina riservata a te.
Se nelle modalità di compilazione scelgono Assistita con operatore telefonico e poi nel nome operatore mettono una tua mail, il sistema ti spedirà in automatico una mail ad ogni ordine ricevuto.
In ogni caso ti faccio mandare le mail di conferma quando arrivano, in modo tale che anche tu ne abbia traccia.
A presto
Riccardo
Perciò all’inizio il prezzo che vedete è 380 ma il prezzo a noi riservato è 190 (+IVA)
Germano

Stay tuned 4 (e ultimo)

Mentre si carica il runtime di DentO 6.4.0 su dropbox per il webmaster (Simone di Tatoosa) che spero riesca a metterlo su download prima di domani, vi spiego cosa troverete di diverso su 6.4.0 che è l’unico DentO che si può usare per l’invio delle fatture al MEF. Dal corso del 28-11-15 è stato un lavoro incessante che ha preso tutto il tempo libero delle vacanze (ad esempio sono chiuso in studio da sabato mattina ore 9 e ora sono le 14 di Domenica) e di gennaio.  Per ora è solo per Macintosh, sto organizzandomi per i poverini con Windows.   Cosa dovrete fare:

Scaricare il file, ricordate che la prima volta esce questo? Schermata 2016-01-24 alle 11.39.30

 

 

non preoccupatevi alla seconda apertura di DentO avreteSchermata 2016-01-24 alle 11.40.05

 

questo che è quello buono!

In Dento mancava il campo data di pagamento in fatture, quando scaricherete questo 6.4 dovrete immetterlo uno a uno. Fortunatamente ho pensato a voi e cliccando sul pallino di sinistra si inserirà nel campo data di pagamento la data dellaSchermata 2016-01-24 alle 13.35.17 fattura.  Questo non va bene per tutte le fatture, per il MEF vale la data di pagamento, attenti se siete convenzionati o se la data dell’assegno non era quella della fattura ecc.

nella schermata elenco fatture c’è una colonna nuova, nella quale compaiono diciture nuove. Quelle colorate in arancione sono quelle nelle quali la data di pagamento non corrisponde alla data di fatture perché sono di pazienti convenzionati o che hanno fatto finanziamenti o che hanno pagato con assegni con date sbagliate. Attenti che la data di pagamento non può mai essere precedente alla fattura pena il rifiuto di XDent o del sito del 730.

L’opzione di invio per ora è a blocchi di fatture, il blocco può essere della lunghezza che vogliamo, da un giorno ad un anno, vedremo in futuro di riuscire a fare l’invio contestuale alla stampa. Per evitare (ridurre) gli errori il programma da solo capisce quali fatture deve inviare del blocco, ad esempio di questa schermata non saranno spedite le fatture di chi si è opposto all’invio e quelle in arancione perché non è ancora specificata la data di pagamento.

La spunta (flag) per l’opposizione all’invio delle fatture al sistema 730 si immette al momento della creazione della fattura dalla scheda dentale od ortodontica, in caso di opposizione sulla fattura comparirà una dicitura che serve per apporre la firma su tutte e due le copie, sia la nostra che quella del paziente. Contemporaneamente anche in scheda dentale od ortodontica verrà apposto un flag di accettazione o opposizione per evitare di ripetere la spiegazione all’emissione di ogni fattura.Schermata 2016-01-24 alle 13.59.33

Cliccando sul pulsante “Invio 730” il programma si posiziona sulla data odierna ed indica il numero di fatture da inviare (in questo caso 20) noterete che nella colonna sopra erano solo 10 quelle da inviare, le altre 10 sono del 2015 con pagamenti nel 2016. Il primo pulsante è per chi acquisterà il modulo XDent il secondo per chi darà il file excel al proprio commercialista. In questo caso conviene una esportazione all’anno.

Ricordate che la correttezza dei dati dipende da voi, il commercialista in questo caso non sarà responsabile, il modulo XDent consente controlli più stretti e invii più frequenti in modo da avere un controllo migliore PRIMA dell’invio al MEF ed a 100,00 euro di multa a fattura son dolori!!!

Mi sento in debito con chi è venuto al corso, non sono riuscito a creare una soluzione nativa per Dento, fortunatamente mi ha salvato Riccardo Linzitto di XDent, vorrei rifare un incontro gratuito per i frequentatori del corso (e di tutti gli altri precedenti corsi) qui nel mio studio a piccoli gruppi il venerdì a partire da questo venerdì 29 e anche il venerdì 5 febbraio per chi avrà acquistato il modulo XDent e vorrà essere assistito nell’invio. Chi vuole venire scriva per tempo!!!!

Germano

 

Stay tuned 3

XDent ha un valido manuale, nonostante questo una piccola spiegazione dei passaggi di oggi la metto in linea. Settaggio del modulo 730: dopo avercliccato sull’icona ad ingranaggi in alto a sinistra immettere i dati di accesso al MEF ricevuti dall’ordine con l’abilitazione:

Schermata 2016-01-23 alle 14.38.17

la password deve essere quella che abbiamo modificato dopo il primo accesso. Fatto questo bisogna esportare da Dento 6.4.0 con il pulsante “invio 730” dal formato elenco fatture:

Schermata 2016-01-23 alle 14.58.59

Cliccando su OK si genera così un file di testo  pronto per l’importazione in XDent, verificare:

Schermata 2016-01-23 alle 14.59.21

Ora da XDent si sceglie il comando “Invio al MEF TS 730:

Schermata 2016-01-23 alle 15.05.50

 

si apre una prima schermata e si sceglie dall’icona dati in basso “importanti da file”:

Schermata 2016-01-23 alle 15.08.27

nel consueto modo Mac si sceglie il file:

Schermata 2016-01-23 alle 15.12.00

Questo sarà l’esito:

Schermata 2016-01-23 alle 15.14.51

In una ulteriore finestra comparirà un pulsante “importa dati” Schermata 2016-01-23 alle 15.17.01 dovremo attendere diversi secondi perché XDent genera le anagrafiche e finalmente avremo l’esito dell’importazione:

Schermata 2016-01-23 alle 15.24.31

con la specifica degli errori, nel mio caso pazienti stranieri:

Schermata 2016-01-23 alle 15.25.01

Finalmente l’elenco delle fatture da inviare:

Schermata 2016-01-23 alle 15.30.51

Cliccando su “Invia al MEF” otterremo la barra di avanzamento ed alla fine l’elenco delle fatture inviate:

Schermata 2016-01-23 alle 15.34.13

Quelle accettate con segnalazione sono di cittadini non ancora inseriti nel database del MEF, di solito bambini o giovani che non hanno mai avuto a che fare con il sistema sanitario:

Schermata 2016-01-23 alle 15.37.53

alla fine potete ottenere da XDent (o accedendo al sistema tessera sanitaria) il pdf che attesta l’avvenuto invio al MEF:

Schermata 2016-01-23 alle 15.41.12

Spero di esservi stato utile, questo post riassume un paio di mesi di stress e di lavoro su Dento mio e di Sandro Bramati. Grazie a Riccardo Linzitto per XDent, ha promesso che lunedì o al più tardi martedì sarà possibile acquistare il modulo 730. Per gli altri ci sarà l’esportazione excel da dare al commercialista.

Germano

PS: vado a spedire le ultime…….

 

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