L’anagrafica in Dento è un file evoluto che permette controlli e funzioni senza l’intervento dell’utente, il programma guida chi inserisce i dati per impedire errori grossolani.
La correttezza dei dati è fondamentale in un database, alcuni grossi errori possono essere dovuti ad errori di battitura, ad abbreviazioni nei nomi delle vie, alla dimenticanza di secondi nomi o all’uso di diminutivi.
Per ovviare in parte a questo, in Dento si usa un controllo di univocità basato sul codice fiscale.
All’interno di Dento abbiamo oltre 82.000 indirizzi italiani con i relativi CAP e dati identificativi per il codice fiscale, una tale mole di dati è difficile da tenere aggiornata (pensate alla creazione di nuove vie o a nuove province) ma è possibile aggiungerne di mancanti o modificarne di esistenti da parte dell’utente.
I dati contenuti oggi sono quelli forniti dal ministero nel 2007.
Il controllo di correttezza dati sull’indirizzo (nome del comune e nelle città nome del comune e nome della via) fa si che con dati corretti compaia il CAP e la provincia, in mancanza di questo avremo o sbagliato a scrivere (errori ortografici: via al posto di viale oppure piazza al posto di largo o piazzale) o siamo nella situazione di via nuova o di cambio di provincia.
In caso di via nuova, richiamando l’archivio indirizzi potremo aggiungerla, in caso di cambio di provincia modificheremo nell’archivio indirizzi la provincia di appartenenza.
In oltre dieci anni d’uso di questo sistema, posso dire di aver dovuto modificare i dati quasi solo per gli stranieri e per le province che sono variate intorno a Milano (Lecco, Lodi e Monza Brianza) ed aggiungere dati solo per una nuova via creata nel comune di Milano.
La flessibilità del sistema consente comunque di lavorare come si crede ma questo modo di operare restituisce negli anni un archivio di dati corretti di notevole valore.
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