In questi giorni si parla degli arresti in Lombardia da parte dei carabinieri sull’odontoiatria ma già nel 2013 Marco Atella e Mario Portanova avevano scritto questo articolo come mai ci sono voluti tre anni?
Sanità in Lombardia, l’alleanza ciellino-calabrese domina le cliniche dei denti (da il fatto quotidiano del 22 febbraio 2013)
Nel 2007 la Regione ha deciso di convenzionare studi dentistici privati all’interno degli ospedali pubblici per garantire “cure a basso costo”. Ne è nato un business da 50 milioni euro l’anno a beneficio di un gruppo ristretto di persone. Tra loro il pidiellino-ciellino Dario Perego eVincenzo Alagna, ex assessore a Desio. Nonché fratellastro di Pietrogino Pezzano, l’ex dirigente Asl filmato con i boss della ‘ndrangheta
Cliniche dentistiche private negli ospedali pubblici lombardi, fatturati da milioni di euro e società riconducibili sempre allestesse persone, vicine a Comunione e Liberazione ealle famiglie calabresi di Desio, cittadina della Brianza dovela giunta comunale è caduta alla fine del 2010 dopo che l’inchiestaCrimine-Infinito aveva messo a nudo i rapporti tra ‘ndrangheta e maggioranza di centrodestra. L’eccellenza della sanità lombarda,sbandierata dal governatore uscente Formigonie dagliassessori leghisti, è anche questa. Lo rivela una serie di documenti dicui è venuta in possesso la lista Etico – A Sinistra per un’altra Lombardia, incorsa per il Pirellone.
L’ennesimo capitolo dell’opaca privatizzazione dei servizi sanitari inLombardia parte nei primi anni duemila in Brianza, dagli ospedali di Vaprio eBesana. L’azienda ospedaliera di Vimercate incarica Sismea Spa – una societàprivata con sede a Merate (LC) – di gestire cinque poltrone odontoiatriche aVaprio e sette a Besana. Lo scopo dichiarato è quello di fornire prestazioni a prezzi bassi rispetto agliambulatori privati e permettere anche a persone con pochi mezzi di accederealle cure dentistiche senza le lunghe liste d’attesa dell’Asl. Un’iniziativache qualche anno dopo si chiamerà “Progetto pubblico-privato scegli sorrisosicuro” e si estenderà a una serie di ospedali lombardi.
Nel 2007 Sismea Spa fallisce. L’ultimo bilancio disponibile (al 31.12.2006) registra una perdita di 2,10 milioni dieuro e l’indisponibilità dei soci a coprirla. Nel frattempo Sismea, che “sioccupa della progettazione, realizzazione e gestione di poli odontoiatrici multi disciplinari presso strutture ospedaliere pubbliche e private” ha apertoun ambulatorio presso l’ospedale di Paderno Dugnano ed è in trattativa per “la realizzazione di centri presso l’Ospedale Valduce di Como, l’Ospedale di Lecco,l’Ospedale di Treviglio e il Fatebenefratelli di Erba (Co)”. Al momento delfallimento i soci di Sismea sono Pentadent Srl, costituita dalle fiduciariemilanesi Fiditalia e Fidor Spa – Fiduciaria Orefici, Thesy Thera Systems Srl eil professor Marianno Franzini, luminaredell’ossigeno ozono-terapia, che controlla e gestisce centri di riabilitazione convenzionati con regione Lombardia.
I 45 dipendenti di Sismea Spa, tutti esternalizzati, vengono riassunti daun’Ati (associazione temporanea di imprese) formata da Wisil Latoor Srl eElledent Srl, a cui Giuseppe Spata,l’allora direttore generale dell’Asl di Vimercate, assegna la commessa. E quiinizia ad aprirsi il vaso di Pandora degli incarichi e degli interessi incrociati.
Elledent Srl, con sede ad Almenno San Bartolomeo (BG), è controllata da Luca Rottoli eAlessandro Locatelli,oltre che da Odontoquality Srl, società con sede ad Arcore, controllata al 100% dalla dottoressa Maria Paola Canegrati. Elledent – così si legge nel bilancio – “svolge la propria attività nel settore del dentale producendoprotesi fisse, mobili e ortodontiche per ambulatori odontoiatrici privati epubblici” e controlla, assieme a Odontoquality Srl, la società Servicedent Srlche, dal 2004, “svolge l’attività odontostomatologica all’interno di Aziende Ospedaliere”, in particolare le AO di Vimercate, Melegnano e Istituti Clinicidi Perfezionamento (che comprende gliospedali Buzzi, Città di Sesto San Giovanni e il Bassini di Cinisello Balsamo). Alla fine del 2011 ilfatturato di Servicedent era pari a 16,42 milioni di euro,+20% rispetto al 2009 e più del doppio rispetto al 2005, primo anno intero dioperatività della società. Un giro d’affari rilevante, assicurato dalle commesse delle aziende sanitarie lombarde.
Ma non finisce qui. Servicedent controlla infatti con il 75% la Dental Niguarda, 4,6 milioni di euro di fatturato nel2011, che gestisce il centro odontostomatologico dell’ospedale Niguarda. Dental Niguarda, si legge sul sitodell’ospedale, “raggruppa 4 tra le aziende leader del settore e comprende 12postazioni odontoiatriche”. Tra le aziende leader, oltre a Servicedent,spuntano di nuovo Wisil Latoor (5% del capitale) e soprattutto Fordent Srl, consede a Barzanò, in provincia di Lecco, controllata dall’ex sindaco ciellino di Merate (Lc) Dario Perego (40%), già coordinatore provincialedel Pdl e da Vincenzo Alagna (20%), nato a Melito di Porto Salvo (Rc) e residente a Desio.
Alagna – che è stato assessore alla culturaal comune di Desio nella giunta poi caduta nel 2010 – è fratellastro di Pietrogino Pezzano di Palizzi (Rc), ex direttoredella Asl di Monza, nominato poi, il 23 dicembre, da Formigoni come direttoregenerale della Asl Milano 1, la più grande della Lombardia.Pezzano fu però costretto a dimettersi dopo larivolta di molti sindaci dei comuni interessati e la mozione disfiducia presentata dal centrosinistra in Consiglio regionale perché anche ilsuo nome compariva nell’inchiesta Crimine-Infinito: gli investigatori avevanoscoperti i suoi stretti rapporti personali con uomini ritenuti ai verici della‘ndrangheta di Desio.
Sotto indagine per un anno da parte della Direzione distrettuale antimafia di Milano, Pezzano – la cui posizione sarà poi stralciata – viene fotografato eintercettato con personaggi di spicco dei clan. “E’ uno che fa favori a tutti.Si muove bene, con Abelli sono grandi amici”, dice in una registrazionePino Neri, boss della ‘ndrangheta a Pavia condannato in primo grado a 18 anni di carcere,riferendosi all’amicizia tra Pezzano e Gian Carlo Abelli,deputato e fedelissimo di Berlusconi, per anni ras politico incontrastato dellasanità lombarda. Vincenzo Alagna e Pietrogino Pezzano sono legati anche daaltri affari, come dimostra la loro partecipazione nella Immobiliare ManzoniSrl di Cesano Maderno, nella quale Pezzano partecipa al 40% e Alagna al 10%.
Per chiudere il cerchio degli interessi torniamo a Maria Paola Canegrati.La dottoressa monzese è al vertice di una serie di Srl e cooperative chegestiscono o forniscono servizi dentistici e di assistenza sociale agliospedali lombardi. Csm Cooperativa Sociale Monzese Onlus, con sede a Como, dicui Canegrati è amministratore unico, ha chiuso il 2011 con un fatturato di 7,49 milioni di euro (contro i 2,45 milioni del2010), fornendo servizi – tra gli altri – alle aziende ospedaliere di Desio,Vimercate, Melegnano e all’ospedale S. Gerardo. La cooperativa sociale Pangeadi Como, amministrata sempre da Maria Paola Canegrati, ha prodotto un fatturatodi 13,38 milioni di euro nel 2011 (contro gli 11,66 milioni del 2010), fornendoservizi all’azienda ospedaliera di Desio e Vimercate, a Odontoquality,Odontogea, Odontogroup, Dental Salvini, Dmc Dental Srl e all’ospedale Niguarda.Entrambe le cooperative registrano in bilancio costi elevati per personale eservizi e sembrano avere in carico buona parte del personale addetto agli ambulatori dentistici privati all’interno delle strutture pubbliche.
Canegrati è anche liquidatore del Css Lombardia Consorzio Salutee Sussidiarietà (partecipato da Pangea e dalla CooperativaSociale delle Imprese Lariane rappresentata dal ciellino Perego) oltre che amministratore e azionista di una serie di società che gestiscono studi dentistici e hanno sede ad Arcore, in via Belvedere 42. Tra queste la DmcDental Srl (4,21 milioni di euro di fatturato nel 2011, il doppio rispetto al2009), controllata, ancora una volta, da Servicedent, Elledent, Fordent e WisilLatoor, che ha da poco inaugurato (agosto 2012) un nuovo centro odono stomatologico a Salò, grazie a una convenzione con l’Azienda Ospedaliera di Desenzano(Bs).
Negli ultimi dieci anni il sistema di convenzioni tra ospedali pubblici ecliniche dentistiche private ha permesso l’apertura di centri dentistici indecine di ospedali lombardi, che fanno capo quasi sempre alle stesse persone:Maria Paola Canegrati, Luca Rottoli, Alessandro Locatelli, Dario Perego eVincenzo Alagna. Un gruppo ristretto cheha creato un impero da oltre 50 milioni di euro difatturato all’anno, grazie al posizionamento strategico all’internodi strutture pubbliche, ai bassi costi del personale – che dipende dalle cooperative ed è spesso precario – e alla garanzia di stanziamenti da parte della Regione.
Uno degli aspetti interessanti dell’intera vicenda è che con la giunta dimissionaria non sembra essere cambiato nulla: anzi, nuovi centri dentisticisono stati aperti fino a pochi mesi fa. Con la presenza benedicente dell’assessore della sanità Luciano Bresciani,leghista e medico personale di Umberto Bossi.
di Marco Atella e Mario Portanova
Qui sopra dice comment. Ma io dico no comment. Una parte dei dentisti, quelli che campano con il proprio studio e ci mettono la faccia, e altro, sono iscritti di diritto al club delle Cassandre.
Direi che è andata bene, solo tre anni… in Italia le ruberie sono quotidiane e durano da molto più tempo. Però, visto che abbiamo – TUTTI – di fatto accettato che ci governino dei farabutti, delinquenti, conniventi e sodali di farabutti e delinquenti e – nel migliore dei casi- degli acquiescenti ai predetti farabutti e delinquenti, di che ci meravigliamo? caso mai va bene che sui 110 miliardi di euro spesi dalla Sanità, se ne siano (in)volati solo poco più di 6 Mld in sprechi e ruberie assodati (questa dal Fatto Quotidiano, oggi).
Se chi controlla è il controllando, questa dell’odontoiatria è una bazzecola. Pensa all’ILVA. Alle indusatrie, alla SAIPEM, alla gestione politica delle emergenze… alle Olimpiadi a Roma. Ma che possiamo fare?
Purtroppo sembra che la disonestà sia nel DNA italiano, altro gene che gira nel DNA è quello della pecora )inteso come attitudine al gregge), altrimenti non si spiegherebbe come mai una moltitudine di italiani si sia fatta fregare da certi individui. Una cosa però da odontoiatri dobbiamo controllarla, continua a girarmi in testa, voglio assicurarmi che dopo Gerhò anche Krugg (Henry Scheinn) non stia facendo una catena dentale con i soldi che gli sto dando da 25 anni…… e le voci sono sempre più insistenti.
Germano
non ne usciremo mai
Germano