Giovani odontoiatri e informatizzazione dello studio: Il migliore gestionale per l'odontoiatra

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Rendimento economico dello studio

L’ultima versione di Dento, quella che scaricate (gratis in mono utenza) dalla sezione download, consente di:

  • conoscere l’utile e il margine di contribuzione di una prestazione, aiutando a creare un corretto tariffario.
  • conoscere gli utili di un piano di cura, creando una previsione del tempo necessario a completarlo.
  • conoscere gli utili di tutti i piani di cura accettati, permettendo di programmare investimenti per lo studio.
  • conoscere il tempo necessario per completare tutti i piani di cura accettati in modo da programmare i nostri impegni.
  • confrontare gli utili delle diverse varianti di un piano di lavoro per lo stesso paziente.
  • fare un report serale o settimanale o di un periodo (trimestre/semestre) per confrontare il prodotto, il fatturato e l’utile (da non confondere con il ricavo).

Tutto questo serve a conoscere il rendimento economico dello studio, senza la fatica di dover inserire nuovi dati perché utilizza i dati che inseriamo giorno per giorno per usare il programma, senza fare complicati corsi di gestione, è sufficiente seguire l’help presente nel programma e usarlo correttamente.

Per aiutarvi comunque ancora di più a Maggio con il provider E20 terremo un nuovo corso sull’uso di Dento con ECM a Genova!

Restate collegati….. Germano

Giovani odontoiatri e opportunità di lavoro

Si parla spesso di giovani odontoiatri e prospettive di lavoro. Non so se i nostri sindacati o altre organizzazioni facciano abbastanza  per chi, tra i giovani colleghi che si approcciano al mondo del lavoro, non ha “Santi in Paradiso” cioè chi non è figlio o parente di dentista. Io offro un gestionale gratuito e chi viene ai corsi si è reso conto del livello ragguardevole raggiunto, faccio tutto da solo perché quando cerco aiuti in ambito sindacale o universitario trovo solo porte chiuse.

Ora voglio andare oltre, offrire un posto di lavoro (o più di uno), in uno studio ben strutturato con tutte le attrezzature e le autorizzazioni necessarie, ben gestito, per concedere a giovani colleghi l’opportunità di operare sui PROPRI pazienti. So che non è una cosa nuova, so che si trovano opportunità di questo tipo ma la mia offerta è diversa da altre che comportano un affitto, ho intenzione di proporre una percentuale sul lavoro eseguito in modo che il collega paghi solo se ha lavorato.

Penso di poter trasmettere ad un giovane una buona impostazione gestionale, una buona impostazione protesica e ortodontica, nello studio opera un bravo chirurgo, implantologo e endodontista, abbiamo una brava igienista in modo che il collega possa confrontarsi e non si trovi abbandonato in nessun aspetto della professione.

Può essere un modo per non finire nei service dentali magari sottopagati o sfruttati, confido nel passaparola e in attesa che qualcuno si faccia avanti…… Buon Anno!

Dott. Germano Usoni

Alcune considerazioni sui prezzi

Le funzioni di FileMaker 15 mi hanno permesso di dotare Dento di un nuovo piccolo strumento che permette di fare con semplicità interessanti considerazioni sul tariffario dello studio:
schermata-2016-11-19-alle-21-15-12Si tratta di un “fumetto”, tecnicamente un Popover, con all’interno due campi ehe permettono di scegliere se calcolare il costo operatore in percentuale o in euro.
L’immagine sopra mostra un’otturazione a due pareti in composito, tariffario FASI, con prezzo di 192 euro, eseguita in 60 minuti (calcolati sull’impegno della sala) con retribuzione operatore del 35% che, tolti i costi fissi e variabili, produce un utile lordo per lo studio di 36,02 euro.
Se l’operatore è il titolare dello studio potremmo dire che i 36,02 euro sono il surplus che permetterà di mantenere “attuale nel tempo” lo studio nelle sue dotazioni tecnologiche, sostituire le attrezzature vecchie ecc.
Prendiamo ora la stessa prestazione con il tariffario di una convenzione, 110 euro, tariffario che ci ha accompagnato dalla nostra entrata in convenzione fino all’attuale revisione:
schermata-2016-11-19-alle-22-10-05con gli altri parametri invariati, produce un utile negativo ma, come insegna Gabriele Vassura, se l’indice di contribuzione lo consente, può ancora convenire eseguirla. Senza entrare in tecnicismi, accettare una convenzione può servire a aumentare l’occupazione delle poltrone, fa conoscere lo studio a un numero maggiore di Pazienti e porta ad una diminuzione del costo orario.
Come succede nei rapporti non equilibrati però, una convenzione ha ora proposto/imposto ai convenzionati un ribasso dei prezzi portando l’importo a 79 euro…….. prendere o lasciare.
schermata-2016-11-20-alle-09-06-16Non voglio esprimere pareri, ognuno tira l’acqua al suo mulino, vorrei analizzare cosa può fare uno studio per assorbire il colpo, visto che anche non pagando l’operatore, lo studio rimane in perdita.
Non resta che ridurre i tempi di esecuzione:
schermata-2016-11-20-alle-08-37-55vediamo che, portando i tempi a 30 minuti ci possiamo stare, magari non usando la diga, usando frese grosse e non essendo tanto conservativi, non stratificando i colori, non modellandola anatomicamente ce la possiamo fare, tirando un po’ via sulla pulizia della sala e sul riordino ci stiamo…… non la chiamerei più otturazione ma stuccatura, se il paziente non si accorge della differenza tutto ok.
Nel 1991, da poco laureato, capitai da un abusivo a Garbagnate (ora non è più abusivo, ha preso/comprato una laurea in Romania) che mi disse che, se per una otturazione dopo mezz’ora il paziente non era fuori, ero fuori io….. mi sono messo fuori da solo ma il passato ritorna.
In questo “giallo” abbiamo sicuramente una vittima, il dente del Paziente, un killer il dentista convenzionato e un mandante, la convenzione.
Ho analizzato una prestazione a caso con una riduzione del 28% ma il ragionamento vale per tutte visto che addirittura su una prestazione c’è stata una riduzione del 45%.
Se il dentista non ha strumenti di misura come può capire? Se il paziente non è informato come può capire che sta condannando un dente? Perché le convenzioni non indicano chiaramente i rimborsi ai Pazienti lasciandoli liberi di scegliere lo studio che vogliono tra tutti e non solo tra quelli convenzionati? Perché i nostri sindacati non combattono QUESTA battaglia che è la più importante?

Germano Usoni

Corso DentO ecm

Nella mia “visione” un corso di gestione non può essere fine a se steso, cioè non avere gli strumenti per mettere in atto ciò che si apprende, così come un programma di gestione non ha senso se non si conoscono appieno le sue possibilità.

Il corso di Gestione dello studio dentistico con Dento riunisce queste due cose, nel programma troviamo in un attimo i dati che ci indicano la strada da seguire per gestire bene la nostra attività, gli stessi dati, gli stessi punti, esposti nel corso.

Questa edizione è la prima con crediti formativi, coincide con 20 anni di storia di Dento.

Germano

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